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MONDO

Storia del Movimento di Resistenza Islamica

Hamas: la Prima Intifada, gli attentati suicidi, il governo di unità nazionale

Fondato nel 1987, il movimento ha visto e intersecato diverse fasi e anime: il braccio militare delle Brigate Ezzedin al-Qassam, la solidissima rete sociale, la vittoria alle elezioni del 2006. Meno di un mese fa la riconciliazione con Fatah e il governo di unità nazionale

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Hamas nasce a Gaza nel 1987, durante la Prima Intifada contro l’occupazione israeliana della Cisgiordania e della Striscia. Il padre fondatore è Ahmed Yassin, noto come lo sceicco tetraplegico, ucciso a Gaza nel 2004.

La fondazione: il braccio militare e l'assistenzialismo 
Alla sua fondazione il Movimento di Resistenza Islamica ha il doppio obiettivo di portare avanti la lotta armata contro Israele – affidata al braccio militare, le Brigate Ezzedin al-Qassam – e di costruire una struttura sociale che oltre alle moschee includa anche una rete di scuole, presidi medici e associazioni assistenziali. Il braccio politico ha come più alti rappresentanti Khaled Meshaal e Ismail Haniyeh, la cui casa della sorella a Gaza è stata bombardata durante Protective Edge, uccidendo due dei nipoti.

La fase degli attentati suicidi 
Acronimo di Harakat al Muqawama al-Islamiyya (letteralmente: Movimento di Resistenza Islamica), Hamas nel 1994 sceglie la strada del terrorismo contro gli accordi di Oslo tra Israele e l’OLP: è il periodo degli attentati suicidi sugli autobus e nei bar israeliani. Per Israele, Stati Uniti, Unione Europea, Canada e Giappone è un’organizzazione terroristica, per i suoi sostenitori un legittimo movimento di resistenza.

La vittoria di Hamas alle elezioni 
Dopo la Seconda Intifada, Camp David e la morte di Arafat, la sua popolarità continua a crescere. E nel 2005 e nel 2006 Hamas stravince sia le elezioni politiche sia le municipali, specchio del consenso che il movimento ha conquistato nei territori. Il 2007 è l’anno della rottura con Fatah, espulsa dalla Striscia.

Il conflitto con Israele 
Considerata responsabile dei lanci di razzi che costantemente piovono su Israele, Israele lancia periodicamente pesanti campagne militari sulla Striscia utilizzando l’aviazione come le truppe di terra. Dopo l’operazione Cast Lead nel 2008 e Pillar of Defense nel 2012 Hamas esce provata ma con rinnovato supporto sia a Gaza sia in Cisgiordania. Uno dei suoi successi più eclatanti è aver ottenuto da Israele il rilascio di mille prigionieri palestinesi in cambio della liberazione del soldato Gilad Shalit, nel 2011. 

Il governo di unità nazionale
Dopo le primavere arabe e la destituzione del presidente egiziano Mohammed Morsi (Hamas fa parte della famiglia spirituale dei Fratelli Musulmani) l’isolamento internazionale del movimento è andato acuendosi. Da qui, anche, la decisione, lo scorso giugno, di sostenere insieme a Fatah un governo di unità nazionale guidato da Rami Hamdallah.
 
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