Coronavirus
Scuola, Tar Lazio: governo riesamini misure su chiusure, ma il Dpcm resta in vigore
I giudici hanno così accolto la domanda cautelare presentata da un gruppo di studenti e genitori di alunni minorenni di tutta Italia, rappresentati dagli avvocati Onida e Randazzo, rinviando la discussione di merito all'udienza del 14 luglio.
Con la decisione di oggi, il Tar del Lazio stabilisce che la Presidenza del Consiglio entro il 2 aprile riesamini le misure che, sulla base del Dpcm del 2 marzo, comportano l'automatica chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado nelle 'zone rosse', prevedendo il ricorso alla Didattica a Distanza nelle 'zone gialle' e nelle "arancioni'.
La decisione è stata adottata, con due ordinanze, dopo i ricorsi proposti da genitori di studenti delle scuole superiori. I giudici hanno accolto le richieste "ai soli fini del riesame da parte della presidenza del consiglio dei ministri delle impugnate previsioni contenute nel Dpcm".
Tuttavia fonti qualificate precisano che il Dpcm del 2 marzo scorso sulla chiusura delle scuole in 'zona rossa' resta - comunque - in vigore dopo che il Tar ha ordinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il suo riesame.
E' vero che nella Regione ci sono stati "dati in miglioramento e nelle prossime decisioni il Lazio sarà arancione e questo avverrà a scadenza naturale dell'ordinanza vigente", ha detto il ministro Roberto Speranza in conferenza stampa con il premier Draghi.
Nei dati di oggi che riguardano la regione c'è un lieve aumento delle terapie intensive, i dati forniti dall'Assessorato alla Sanità e all'Integrazione Socio Sanitaria della Regione nel Lazio dicono che sono 49.219 i casi positivi al Covid-19. Di questi, 46.067 sono in isolamento domiciliare, 2.792 sono ricoverati non in terapia intensiva, 360 sono ricoverati in terapia intensiva (+5 rispetto a ieri), 6.500 sono deceduti e 221.270 sono guariti.