MONDO
Parigi
Charlie Hebdo, il mistero del terzo uomo. Il 18enne fermato ha un alibi
Continuano le indagini per scoprire l'identità dell'autista del commando. Sospettato Hamid Mourad, ma lui stesso si è presentato in commissariato per dire che si trovava a scuola
"Un ragazzo socievole"
Il ragazzo, che vive con i genitori nel quartiere di periferia Ronde Couture e frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico Monge de Charville, è il cognato di uno dei due terroristi ricercati. "Mourad è stato interrogato e posto in stato di fermo", ha affermato una fonte della polizia, spiegando che "diversi fermi" erano in corso "tra i parenti" dei fratelli Kouachi, i due principali indagati per l'attacco a Charlie Hebdo. "Era incredulo. Si è consegnato alla polizia per chiarire la sua posizione e provare che non poteva essere a Parigi ma che era a Charleville-Mézières al liceo", ha spiegato un conoscente di Hamid che giura di poterlo descrivere come un tipo "socievole" e per nulla estremista. "Mourad ieri è rimasto al liceo tutta la mattina. Ci sono molti testimoni. Non capisco perché sia stato fermato - ha insistito un compagno di classe -. E' un ragazzo molto gentile che non ha nulla a che vedere con i fondamentalisti. E' musulmano, ma molto moderato".
Le ricerche nella famiglia
"Era a scuola con noi - dicono ancora alcuni compagni intervistati da BFM-TV che ne cripta i volti - ieri mattina abbiamo anche preso l'autobus insieme". Gli amici di Hamid descrivono del resto la sua famiglia come "molto praticante, molto musulmana", ma aggiungono che il ragazzo "ha troppo rispetto per poter fare una cosa del genere. E' una famiglia gentile senza alcun problema. Mourad è molto discreto e disponibile", mettono le mani avanti. Secondo le testimonianze i responsabili dell'attacco a Charlie Hebdo sarebbero due, ma il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, parlando al termine del vertice ministeriale straordinario all'Eliseo, ha evocato una terza figura implicata nell'eccidio.
I sospetti
Secondo gli inquirenti, questo terzo sospettato, più giovane, sarebbe "il meno coinvolto" nella pianificazione e nell'esecuzione dell'attacco ed è sospettato di aver aiutato i due attentatori nella "logistica": e magari "facendo ricognizioni o aiutandoli nella loro fuga".