Informativa alla Camera sulla procedura di infrazione Ue
Tria: "Compromesso per stop procedura. Normalizzare spread per vera ripresa"
"Il governo ha preso atto dell'esito della valutazione della commissione e conferma l'impegno a rispettare i vincoli di bilancio" sottolinea il ministro dell'Economia. E prosegue: " L'anno si è chiuso con una significativa diminuzione del disavanzo, al 2,1% in discesa dal 2,4% del 2017, inoltre il saldo primario" si è attestato all'1,6% dall'1,4%, ciò dimostra che il governo ha avuto un approccio prudente e responsabile per il 2018"
"L'iniziativa della Commissione di riesaminare la posizione italiana fa parte delle normali procedure di sorveglianza e non in contraddizione con l'accordo trovato a dicembre 2018": Lo dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria nella sua informativa sull'eventuale avvio della procedura di infrazione all'Italia da parte della Ue alla Camera. Ed ha ricordato che "a parere della Commissione Ue il quadro di finanza pubblica non assicura il rispetto della parte preventiva del Patto di stabilità e crescita, la Commissione pertanto ritiene che sia motivata una procedura d'infrazione. La decisione passa ora al Comitato economico e finanziario che si riunisce oggi". Per questo - spiega il ministro - "L'Italia avrà un atteggiamento costruttivo al Consiglio economico e finanziario, ribadiremo agli alleati europei le nostre ragioni. Il governo ha preso atto dell'esito della valutazione della commissione e conferma l'impegno a rispettare i vincoli di bilancio". A differenza della Commissione, "per il 2019 Il governo stima un peggioramento del saldo strutturale di solo lo 0,1%, per cui l'aggiustamento richiesto sarebbe quindi solo di 0,25 punti percentuali - illustra ancora il ministro - portando a giudicare non significativo il predetto scostamento. Per il 2020 la divergenza principale riguarda clausole di salvaguardia, nonostante il Parlamento abbia già approvato una mozione che impegna il governo a neutralizzarla".
"Nel 2018 sebbene la crescita abbia sorpreso al ribasso - prosegue il ministro - l'anno si è chiuso con una significativa diminuzione del disavanzo, al 2,1% in discesa dal 2,4% del 2017, inoltre il saldo primario" si è attestato all'1,6% dall'1,4%, ciò dimostra che il governo ha avuto un approccio prudente e responsabile per il 2018". Sui conti pubblici Tria tiene a sottolineare che: ''E' nel nostro interesse arrivare a un compromesso, e normalizzare definitivamente le condizioni del nostro mercato dei titoli di Stato, la cui solidità è fondamentale non solo per i risparmiatori e per le istituzioni ma soprattutto per una vera ripresa economica''. Il ministro Tria infine sottolinea: Il governo avrà "stime più aggiornate a fine luglio non appena saranno disponibili i dati sulle liquidazioni di imposta", comunque "abbiamo già fornito notevoli rassicurazioni" alla Commissione europea".
Juncker: "L'Italia sbaglia direzione, rischia di restare intrappolata per anni nella procedura per debito"
"Pensiamo che l'Italia si stia muovendo in una direzione sbagliata, quindi dobbiamo prendere decisioni rilevanti in questo campo, ma penso che l'Italia rischia di essere nei prossimi anni nella procedura per i disavanzi eccessivi". Così il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in un'intervista a Politico.eu.
"L'Italia è l'Italia e ha i problemi dell'Italia, diversi dai problemi degli altri paesi, ma simili sotto certi aspetti - ha aggiunto Juncker - stiamo introducendo queste misure di flessibilità" e "il riconoscimento delle riforme strutturali, tenendo conto dei problemi dei cicli economici e dei terremoti e di altri problemi", ha precisato Juncker. Il presidente della Commissione ha poi aggiunto: "Ma nessuno in Italia lo sa perché il governo italiano dà l'impressione che la Commissione sia contro il Sud Europa e questo è sbagliato".
Di Maio si comporti in modo da evitare la procedura
Il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha chiesto al vicepremier italiano Luigi Di Maio di "comportarsi" in modo tale da evitare la procedura per deficit eccessiva. "Si comporti in modo da avere ragione", ha aggiunto Juncker, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di oggi di Di Maio, secondo il quale la Commissione non andrà fino in fondo sulla procedura.