MONDO
La reazione
Turchia attacca il Papa su genocidio armeno: "Mentalità da crociate"
Lo ha detto il vicepremier turco, Nurettin Canikli. È la prima reazione di Ankara alle parole del Papa che, durante la sua visita in Armenia, ha di nuovo definito come un "genocidio" il massacro degli armeni nel 1915
La Turchia rifiuta sia la definizione di genocidio sia le dimensioni dei massacri di armeni nel 1915, considerate una
conseguenza di un quadro bellico e di condizioni costate la vita anche a molti turchi.
Prosegue la visita del Pontefice in Armenia
Dopo la messa celebrata in privato nella cappella allestita nella sua residenza in Armenia, presso il Palazzo apostolico di Etchmiadzin, Papa Francesco ha iniziato questo suo terzo e ultimo giorno della visita nel Paese incontrando nella sala d'ingresso, e intrattenendosi informalmente con loro, i 14 vescovi della Chiesa armeno-cattolica, alla presenza dei circa 12 sacerdoti che svolgono il loro ministero in Armenia nonché dei principali membri del suo seguito.
Subito dopo il programma prevede il trasferimento nel vicino Piazzale di San Tiridate per partecipare alla divina liturgia celebrata dal capo della Chiesa armeno-apostolica, il supremo patriarca e catholicos Karekin II.
L'ultimo momento del viaggio, alle 17.00 (le 15.00 italiane), sarà la visita di preghiera al monastero di Khor Virap, l'ex prigione-fortezza dove in un pozzo, nel quarto secolo, fu tenuto prigioniero per 13 anni San Gregorio l'Illuminatore, fondatore della Chiesa apostolica armena: qui, a poca distanza dalla frontiera turca, il Papa e Karekin libereranno due colombe di pace verso il biblico Monte Ararat, approdo dell'Arca di Noè. Quindi, subito dopo la cerimonia di congedo all'aeroporto internazionale di Erevan, alle 18.30 (16.30 in Italia) la partenza del volo di ritorno per Roma, con arrivo previsto a Ciampino alle 20.40.