MONDO
E il Cremlino respinge le accuse della Nato su armi a separatisti
Ucraina, gli Usa accusano Mosca: nuova controffensiva in corso
"Le incursioni - ha detto la portavoce del dipartimento di Stato, Jen Psaki - indicano che una controffensiva diretta da Mosca è in corso a Donetsk e Lugansk"
Washington (Usa)
Gli Stati Uniti accusano la Russia di volere orchestrare una nuova campagna militare in Ucraina, aiutando le forze ribelli ad espandere la loro lotta a est, e di inviare carri armati, lanciarazzi e veicoli corazzati verso altre zone. "Queste incursioni indicano che una controffensiva diretta da Mosca è in corso a Donetsk e Lugansk", ha detto la portavoce del dipartimento di Stato, Jen Psaki. La portavoce del Dipartimento ha anche espresso preoccupazione per le consegne notturne di materiale a sud-est dove i separatisti sono entrati in una città chiave che collega la Russia alla penisola di Crimea, recentemente annessa. Secondo Psaki, Mosca sta agendo in modo disonesto anche nei confronti del suo popolo. Le forze russe - sostiene - vengono inviate a 30 miglia dentro l'Ucraina all'insaputa loro e delle loro famiglie. Ha anche citato casi di sepoltura in Russia di coloro che sono morti in Ucraina e di soldati russi feriti e curati nell'ospedale di San Pietroburgo. Secondo la portavoce del Dipartimento di Stato, queste azioni mostrano che la Russia non sta agendo in maniera trasparente. Lo stesso ambasciatore americano in Ucraina, Geoffrey Pyatt, ha accusato la russia di essere "direttamente coinvolta" negli scontri tra ribelli e forze governative filo-russe a est.
Il Cremlino ha smentito anche le accuse arrivate dalla Nato sulle forniture di armi ai ribelli nell'est dell'Ucraina. "Queste dichiarazioni non sono nuove. Tali dichiarazioni sono state fatte regolarmente e la Russia le ha regolarmente negate, dicendo che non corrispondono alla realta'", ha precisato il portavoce Dmitry Peskov.
Intanto, il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharenko, ha sostenuto alla tv Rossia 24 che circa 3-4 mila volontari russi combattono con la milizia indipendentista locale. Tra loro, ha ammesso, militari russi in pensione e "soldati in servizio" che vengono a combattere per la nostra liberta' invece di far vacanza".
Il Cremlino ha smentito anche le accuse arrivate dalla Nato sulle forniture di armi ai ribelli nell'est dell'Ucraina. "Queste dichiarazioni non sono nuove. Tali dichiarazioni sono state fatte regolarmente e la Russia le ha regolarmente negate, dicendo che non corrispondono alla realta'", ha precisato il portavoce Dmitry Peskov.
Intanto, il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Aleksandr Zakharenko, ha sostenuto alla tv Rossia 24 che circa 3-4 mila volontari russi combattono con la milizia indipendentista locale. Tra loro, ha ammesso, militari russi in pensione e "soldati in servizio" che vengono a combattere per la nostra liberta' invece di far vacanza".