MONDO
La smentita
Ucraina: è svizzero, l'operatore della Croce rossa morto a Donetsk
La notizia della morte di un operatore italiano della Cri a Donetsk è stata smentita. Sotto i bombardamenti ha perso la vita un volontario svizzero
I ribelli filorussi di Donetsk accusano "l'artiglieria dell'esercito ucraino di aver colpito l'ufficio della Croce Rossa locale, uccidendo un cittadino svizzero". E' quanto riporta l'agenzia russa Interfax, citando "il ministero della Difesa della Repubblica popolare di Donetsk". L'operatore della Croce Rossa internazionale rimasto ucciso nel bombardamento si chiamava Laurent Etienne ed aveva 38 anni, secondo quanto riferisce l'agenzia televisiva Ruptly. L'agenzia riprende le accuse dei ribelli, secondo i quali l'uomo sarebbe rimasto ucciso a seguito del bombardamento del quartier generale della Croce Rossa di Donetsk. Un video diffuso da Novorossia TV mostra le immagini del passaporto della vittima, confermandone la nazionalità.
Bombardamenti nel centro a Donetsk
Oggi il centro di Donetsk è stato bombardato per la prima volta dall'inizio del cessate il fuoco per il sud-est dell'Ucraina, siglato il 5 settembre a Minsk tra il governo di Kiev e i miliziani separatisti. Pesanti bombardamenti di artiglieria hanno colpito il centro di Donetsk, lo ha scritto Ria Novosti, aggiungendo che sono coinvolte anche aree residenziali. I colpi di mortaio apparentemente hanno avuto come obiettivo una strada del centro dove si trovavano diversi palazzi, ha aggiunto l'agenzia. Secondo il Comune di Donetsk, anche un centro commerciale è stato colpito dai proiettili di artiglieria, durante il primo bombardamento sul centro della città.
Il ministero dell'Interno dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk accusa le truppe di
Kiev del bombardamento e sostiene che è stato colpito un palazzo di nove piani in via dell'università.