POLITICA
"Alla fine qualche limatura ci sarà"
Ue. Conte: "Negoziato in salita, ma non cedo su nulla"
"Se l'Europa non si riprende subito e non recupera competitività, resterà schiacciata sul piano globale" dice con preoccupazione" il premier. E sul tema della revoca delle concessioni ad Aspi - al centro del Cdm di oggi - insiste: "Proposta inaccettabile"
Poi Conte ammette: "Il negoziato e' molto difficile, ci sono molte resistenze", anche perchè la Cancelliera gli ha fatto intendere che a qualcosa l'Italia dovrà rinunciare, ma lui è netto: "Usciamo dalla logica di una negoziazione a 27 - dice - sennò finiremo con un compromesso al ribasso, sia sul Recovery Fund che sul bilancio pluriennale europeo. I due tavoli non si possono separare. Se ci riduciamo a cercare un accordo tra tutti i Paesi finisce che dovremo gettare a mare quel che ne viene fuori".
Il rischio, altrimenti? "Fare una figuraccia davanti al mondo". E invita la Germania a lanciare il cuore oltre l'ostacolo, perchè chi in questo momento "ha maggiore visione in questo momento storico deve portare tutti ad avere lungimiranza" dice il premier sul volo per Roma, convinto che "è assurdo considerare 22, o 23 Paesi isolati rispetto ad altri". E si chiede: "Come fa l'Italia a essere isolata se la storia è dalla nostra parte?" Poi Conte conclude: "Noi non vogliamo cedere su nulla, ma alla fine qualche limatura tecnica si farà".
Aspi: "Proposta arrivata finora inaccettabile"
Il premier poi torna brevemente sul tema della revoca delle concessioni autostradali a Aspi, al centro del Cdm di oggi: "Parlo solo di proposte che sono arrivate sul mio tavolo e quella che mi è arrivata è inaccettabile. Se mi dovesse arrivare una proposta di riduzione delle quote al 10, al 5 o all'1 per cento, la valuterei".