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Coronavirus

Lotta alla pandemia

Covid. Arriva vaccino Johnson&Johnson, come funziona

Non serve richiamo. Efficacia fino 85% nelle forme gravi dopo 28 giorni

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di Tiziana Di Giovannandrea Il nuovo vaccino monodose Johnson & Johnson della Janssen è in arrivo in Italia il 19 aprile e saranno distribuite le prime 184mila dosi, nel Lazio. Per l'Italia sono previste inizialmente 400 mila dosi.

Il vaccino non necessita di un richiamo e  può essere conservato in frigo senza congelamento. Questa caratteristica lo rende idoneo ad una somministrazione in farmacia e come AstraZeneca è a vettore virale e può essere iniettato dai 18 anni in su.

E'  il quarto vaccino disponibile nel nostro paese dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca. E' stato approvato dall'Agenzia europea del farmaco (Ema) l'11 marzo scorso e dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) il giorno dopo.  L'efficacia del prodotto, ha spiegato l'Ema,  è stata dimostrata in uno studio clinico che ha coinvolto oltre 44mila persone dai 18 anni in sui negli Stati Uniti, in Sudafrica e nei Paesi dell'America Latina. A metà dei partecipanti è stata somministrata una singola dose di vaccino e all'altra metà un placebo. Lo studio ha rilevato una riduzione del 67% del numero di casi Covid sintomatici dopo 2 settimane nelle persone che hanno ricevuto il vaccino Janssen (116 casi su 19.630 persone), rispetto alle persone a cui è stato somministrato placebo (348 persone su 19.691). Questo significa che il vaccino ha avuto un'efficacia del 67%, ha spiegato l'Ema.

Gli effetti collaterali nello studio erano generalmente lievi o moderati e sono stati risolti entro un paio di giorni dalla vaccinazione. I più comuni sono stati dolore al sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e nausea, elenca l'Agenzia europea del farmaco. "La sicurezza e l'efficacia del vaccino", ha precisato l'Ema, "continueranno a essere monitorati, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell'Ue e ulteriori studi da parte dell'azienda e delle autorità europee".

La Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa ha confermato la valutazione dell'Ema sull'efficacia del vaccino: nelle forme gravi arriva fino al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione e  all'85% dopo 28 giorni. I dati "hanno mostrato che nei soggetti 'over 65' non si è notata alcuna flessione nella efficacia".

Nei giorni scorsi l'Ema, dopo quattro eventi tromboembolici nelle persone che hanno ricevuto il vaccino anti-Covid in Usa, ha avviato una revisione per valutare le segnalazioni. Secondo le autorità americane, nessun legame provato è stato rinvenuto fra il vaccino e le trombosi. Il vaccino J&J utilizza una tecnologia diversa da quella dei prodotti Pfizer e Moderna che sfruttano una molecola di Rna messaggero che si introduce nelle cellule del nostro corpo e le spinge a produrre l'antigene di Sars-Cov-2 che addestra il sistema immunitario a cercare e neutralizzare il virus. Nel caso del vaccino di Johnson&Johnson, invece, viene utilizzato un adenovirus come vettore per introdurre nelle cellule le informazioni necessarie a produrre l'antigene. Si tratta della stessa tecnologia scelta da AstraZeneca, anche se i due vaccini sfruttano virus differenti.

In Italia ad oggi sono 11.000 le farmacie che hanno dato la loro adesione e disponibilità a somministrare il vaccino anti-Covid. 
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