Coronavirus
"Variante indiana può essere controllata"
Vaccino. Palù: "Pfizer ai 12enni efficace al 100%"
"Gli effetti avversi sono minimi, quello che posso dire è che le indicazioni ministeriali sono sempre state quelle di tutta Europa, cioè proteggere i più gracili e poi proteggere gli adolescenti per limitare la catena del contagio", ha sottolineato il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco a "Mezz'ora in più" su Rai3
Variante indiana può essere controllata
Le varianti del Covid19 non devono preoccupare, ma vanno controllate, afferma Palù, sottolineando che la variante indiana che imperversa nel Regno Unito può essere controllata con il vaccino. "Che noi sequenziamo un po' meno degli altri è vero. I britannici sequenziano il 40-50%, noi - dice - siamo intorno all'1%. La variante indiana circola anche da noi, ma è meno dell'1%: la prevalente è la variante inglese, oltre il 90%. Poi abbiamo in alcune regioni la variante brasiliana, e abbiamo anche la nigeriana e la sudafricana. Quindi le abbiamo tutte, ma per definire pericolosissima una variante bisogna aver accertato o su esperimenti animali o con dati clinici ed epidemiologici che c'è un aggravamento della condizione e questo non è vero", osserva Palù.
Secondo il presidente dell'Aifa, è "naturale" che il virus muti, "non dobbiamo essere preoccupati ma controllare che queste varianti non sfuggano al controllo degli anticorpi che vengono indotti dalla vaccinazioni. Anche la variante indiana può essere controllata. Gli inglesi si stanno accorgendo che serve vaccinare con le due dosi", conclude.
Senza la collaborazione della Cina non sapremo mai verità
"Il Covid creato in laboratorio? Non mi interessano suggestioni spionistiche. Io ho detto e scritto in alcune pubblicazioni internazionali che forse la verità non la sapremo mai, tutte le ipotesi sono sul tappeto. Che l'origine sia dei pipistrelli è evidente, ma come sia arrivato all'uomo non lo sapremo mai senza la collaborazione dei cinesi - dice ancora Palù -. Ci sono cose sospette: ci manca l'ospite intermedio, non sappiamo quale animale era l'intermedio tra pipistrello e specie umana, come ha fatto il salto di specie, non si è mai trovata traccia di un ospite intermedio in questi anni e poi c'è il fatto che il virus abbia acquisito delle strutture non specifiche del pipistrello. Se un virus viene sezionato per infettare cellule umane viene umanizzato".