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ITALIA

Le indagini della Procura di Roma

Acquisto di un palazzo a Roma. Verdini rinviato a giudizio. Lui: "Solo per finanziamento illecito"

L’inchiesta sull'acquisto di un palazzo a Roma e su una plusvalenza di 18 milioni. Il senatore di Forza Italia: "Accuse infondate". Di Battista, M5S, al Pd: aprite gli occhi. Il processo è stato fissato per il 9 gennaio davanti alla ottava Sezione penale

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Rinvio a giudizio per il senatore di Forza Italia Denis Verdini. Al centro delle indagini della Procura di Roma ci sarebbe la vicenda di una plusvalenza da 18 milioni di euro legata alla compravendita di un immobile in via della Stamperia, nel centro della capitale. L'immobile sarebbe stato comprato e rivenduto nella stessa giornata (il 31 gennaio 2011) all'Enpap, l'ente di previdenza degli psicologi, dal senatore di Fi Riccardo Conti, che il prossimo 9 gennaio andrà a processo insieme a Verdini.

Verdini, che non ha avuto alcun ruolo nella compravendita, deve però rispondere di finanziamento illecito ai partiti. Pochi giorni dopo la vendita dell'appartamento, infatti, avrebbe ricevuto da Conti un milione di euro. A processo anche l'ex presidente di Enpap Angelo Arcicasa. L'ente acquistò l'immobile per 44,5 milioni di euro dalla società Estatedue srl, amministrata da Conti che poche ore prima l'aveva comprata per 26 milioni di euro. Ad Arcicasa e Conti è contestato il reato di concorso in truffa aggravata. A Conti la Procura contesta anche i reati di finanziamento illecito e omesso versamento dell'Iva per oltre 8,6 milioni di euro nel 2011.

Verdini: "Solo finanziamento illecito"
Verdini: "Leggo da alcuni siti internet e agenzie di stampa che il mio rinvio a giudizio di oggi sia legato a una plusvalenza da 18 milioni di euro in merito alla compravendita di un palazzo dell'Enpap in via della Stamperia a Roma. Niente di più falso. Come espressamente affermato nella richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma, e confermato dal Gup, mi viene contestato esclusivamente il reato di finanziamento illecito ai partiti, per una vicenda che nulla ha a che vedere con la compravendita in questione, nella quale, come sottolineato chiaramente dagli stessi inquirenti, io non ho avuto alcun ruolo".

M5S al Pd: "Aprite gli occhi"
In un post su Facebook il pentastellato Alessandro di Battista invita il Pd ad aprire gli occhi. "Questa è la gente che sostiene il Pd, che detta le regole al Pd, che riscrive la Costituzione con il Pd. Questa è la gente che sostiene Renzi, che detta le regole a Renzi, che scrive i decreti assieme a Renzi. Io vi rispetto, rispetto le critiche che muovete al M5S, rispetto le vostre idee tuttavia mi chiedo, dal profondo del cuore, come potete sopportare tutto questo? Come potete restare in silenzio nel momento in cui il vostro partito, il partito in cui credete legittimamente, viene infiltrato da certi personaggi? Vi imploro...aprite gli occhi!".
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