ECONOMIA
Nuovo player nel settore dei video online
Il colosso delle telecomunicazioni Verizon acquista Aol
Verizon - uno dei più importanti operatori Tlc americani - acquisisce Aol - fornitore di servizi - per 4,4 miliardi di dollari. Verizon si farà carico dei 300 milioni di dollari di debito di Aol che possiede, tra altre, testate digitali come Huffington Post e le 'bibbie' del tech Engadget e TechCrunch. Aol starebbe valutando lo 'scorporo' del blog fondato da Arianna Huffington, che da solo vale un miliardo di dollari
New York
Verizon acquista Aol ( e i suoi debiti) per 4,4 miliardi di dollari. Secondo le informazioni del Wall Street Journal, si tratta di un accordo tutto in contanti che valuta Aol 50 dollari per azione, con un premio del 23% rispetto alla media
degli ultimi tre mesi.
Obiettivo: video su mobile
L'acquisizione darà a Verizon, che vorrebbe entrare nell'affollato mercato video online, accesso alle avanzate tecnologie sviluppate da Aol per vendere pubblicità e distribuire video ad altra qualità via web. Verizon aveva già annunciato il progetto di lanciare in estate un servizio video focalizzato sui dispositivi mobili, che metterà a disposizione un mix di contenuti a pagamento, free e con inserzioni pubblicitarie.
Come moltri altri player, anche Verizon sembra della convinzione che l'offerta video sarà uno dei principali fattori a sostenere la domanda di abbonamenti alla propria rete wireless nei prossimi anni.
Fusioni e testate
Per Aol la vendita è l'ultimo capitolo di una storia che ha visto la società specializzarsi negli ultimi anni nei media e nel marketing digitali, dopo essere stata uno dei pioneri della connettività ed essere passata, nel 2000, attraverso la maxi fusione da 183 miliardi di dollari con Time Warner, che gli osservatori statunitensi definiscono oggi "una delle piu' disastrose fusioni societarie di sempre". Aol è anche editore di una scuderia di testate online che include Huffington Post e due tra le più prestigiose del settore tecnologico, TechCrunch e Engadget.
"Reti decadenti"
L'annuncio a sorpresa dell'acquisizione di Aol da parte di Verizon mostra come le
"reti di comunicazione fisiche" non sono un vantaggio competitivo e il "potere delle reti" sta svanendo rispetto a qualche anno fa. Ora la tecnologia cellulare è solo un
'back up' grazie alle reti wi fi e a Google e Facebook con i loro dirigibili e le reti a fibra ottica (la banda ultralarga).
Questa la valutazione del Wall Street Journal, il quale sottolinea che quando è stato lanciato il primo iPhone, nel 2007, Apple e Verizon avevano la stessa capitalizzazione di mercato, vale a dire 115 miliardi di dollari. Apple oggi vale 735 miliardi di dollari, il doppio di Verizon e At&t, l'altro colosso delle Tlc, messe insieme. L'acquisizione di Aol, sempre secondo il Wsj, mostra un "impero decadente più che il potere delle reti".
Scorporo Huffington?
Aol starebbe valutando lo scorporo di Huffington Post, il blog fondato da Arianna Huffington, che potrebbe valere da solo un miliardo di dollari. Il gruppo fu comprato nel 2011 per 300 milioni di dollari e, secondo indiscrezioni riportate dal sito Re/Code, Aol sarebbe in trattative con la conglomerata tedesca dei media Axel Springer. Ma oltre all'editore (che pubblica "Bild"), Aol negozia con alcuni gruppi di private equity. Oggetto delle discussioni potrebbe essere una vendita completa o una joint venture.
degli ultimi tre mesi.
Obiettivo: video su mobile
L'acquisizione darà a Verizon, che vorrebbe entrare nell'affollato mercato video online, accesso alle avanzate tecnologie sviluppate da Aol per vendere pubblicità e distribuire video ad altra qualità via web. Verizon aveva già annunciato il progetto di lanciare in estate un servizio video focalizzato sui dispositivi mobili, che metterà a disposizione un mix di contenuti a pagamento, free e con inserzioni pubblicitarie.
Come moltri altri player, anche Verizon sembra della convinzione che l'offerta video sarà uno dei principali fattori a sostenere la domanda di abbonamenti alla propria rete wireless nei prossimi anni.
Fusioni e testate
Per Aol la vendita è l'ultimo capitolo di una storia che ha visto la società specializzarsi negli ultimi anni nei media e nel marketing digitali, dopo essere stata uno dei pioneri della connettività ed essere passata, nel 2000, attraverso la maxi fusione da 183 miliardi di dollari con Time Warner, che gli osservatori statunitensi definiscono oggi "una delle piu' disastrose fusioni societarie di sempre". Aol è anche editore di una scuderia di testate online che include Huffington Post e due tra le più prestigiose del settore tecnologico, TechCrunch e Engadget.
"Reti decadenti"
L'annuncio a sorpresa dell'acquisizione di Aol da parte di Verizon mostra come le
"reti di comunicazione fisiche" non sono un vantaggio competitivo e il "potere delle reti" sta svanendo rispetto a qualche anno fa. Ora la tecnologia cellulare è solo un
'back up' grazie alle reti wi fi e a Google e Facebook con i loro dirigibili e le reti a fibra ottica (la banda ultralarga).
Questa la valutazione del Wall Street Journal, il quale sottolinea che quando è stato lanciato il primo iPhone, nel 2007, Apple e Verizon avevano la stessa capitalizzazione di mercato, vale a dire 115 miliardi di dollari. Apple oggi vale 735 miliardi di dollari, il doppio di Verizon e At&t, l'altro colosso delle Tlc, messe insieme. L'acquisizione di Aol, sempre secondo il Wsj, mostra un "impero decadente più che il potere delle reti".
Scorporo Huffington?
Aol starebbe valutando lo scorporo di Huffington Post, il blog fondato da Arianna Huffington, che potrebbe valere da solo un miliardo di dollari. Il gruppo fu comprato nel 2011 per 300 milioni di dollari e, secondo indiscrezioni riportate dal sito Re/Code, Aol sarebbe in trattative con la conglomerata tedesca dei media Axel Springer. Ma oltre all'editore (che pubblica "Bild"), Aol negozia con alcuni gruppi di private equity. Oggetto delle discussioni potrebbe essere una vendita completa o una joint venture.