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MONDO

Fmi, oggi è il giorno di Franco e Visco

Washington, G20 Finanze: Fmi rivede andamento di debito e deficit dell'Italia

Conferenza stampa della presidenza italiana del G20 con il ministro dell'Economia, Daniele Franco e il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco

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Il G20 di ministri delle Finanze e banchieri centrali a Washington, a margine delle assemblee autunnali di Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, ha come argomento principe "economia globale, supporto ai paesi vulnerabili e riforma della tassazione".

Alla conferenza stampa della presidenza italiana del G20, hanno preso parte il ministro dell'Economia, Daniele Franco, e il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco.

Visco: "Alta inflazione da fattori transitori, ma va monitorata"
Al G20 delle Finanze in parte le discussioni si sono focalizzate "sugli sviluppi dell'inflazione, mentre l'alta inflazione continua a riflettere fattori come le strozzature nelle catene di approvvigionamento globali, che sono ritenuti transitori e quindi destinati a rientrare". Lo ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nella conferenza stampa al termine del G20 delle Finanze. Tuttavia il quadro "richiede che le banche centrali monitorino attentamente" l'andamento delle dinamiche dei prezzi.

Visco: "Ripresa globale resta solida, ma rischi al ribasso"
Nella riunione dei Ministri delle finanze e dei Governatori delle banche centrali nell'ambito del G20 c'è stato un accordo sul fatto che "la ripresa continua a ritmo robusto, ma resta diseguale e con notevoli rischi al ribasso. In particolare la pandemia resta la maggiore fonte di rischio. Un ruolo centrale lo potranno svolgere le campagne di vaccinazioni". "La politica economica deve continuare a fornire sostegno alla ripresa per tutto il tempo necessario".

Visco: "Potrebbero servire mesi per scomparsa elementi rialzo inflazione"
I membri del G20 "hanno osservato, anche a livello globale, un aumento dell'inflazione sopra le attese, provocato da una pressione della domanda sull'offerta con colli di bottiglia sulle forniture che però dovrebbero sparire: non vediamo al momento pressioni sul fronte delle retribuzioni ma un effetto consistente dell'aumento dei prezzi energetici". Visco ha ricordato come si potrebbe trattare in gran parte di "fattori transitori ma che potrebbero richiedere mesi prima di scomparire": in ogni caso, soprattutto da parte delle banche centrali c'è attenzione "ad altri fattori strutturali come possibili cambiamenti nella catena di fornitura globale".

Franco: "Determinati a tenere la pandemia sotto controllo"
"Il G20 è determinato a tenere la pandemia sotto controllo dovunque". Così il ministro dell'Economia Daniele Franco durante la conferenza stampa per i lavori del G20 finanziario a Washington sotto presidenza italiana di turno.

Il G20 congiunto di ministri delle Finanze e della Salute, che si terrà il 29 ottobre "sarà l'occasione per prendere misure per rafforzare la prevenzione sulle future pandemie, anche  riguardo alla governance finanziaria e al coordinamento".

Franco: "Digital tax nazionali saranno rimosse nel 2024"
Le digital tax nazionali, come quelle di Italia e Francia, "saranno rimosse nel 2024" dopo l'accordo sulla tassazione globale raggiunto in seno all'Ocse. L'indicazione è stata fornita dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, nella conferenza stampa al termine del G20. "Ci attendiamo che i due nuovi Pillar" dell'intesa "siano attuati nel 2023, a quel punto le tasse nazionali saranno rimosse", ha aggiunto il ministro. 

Il documento finale
"La ripresa economica globale prosegue a un ritmo solido, sostenuta dalla diffusione dei vaccini e dal sostegno politico". E' quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del vertice dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20, in cui si sottolinea, "tuttavia, che la ripresa dell'attività economica rimane fortemente divergente tra e all'interno dei Paesi ed esposta a rischi al ribasso, in particolare a causa della diffusione di nuove varianti del Covid-19 e l'incerto ritmo delle vaccinazioni".

"Dopo lo storico accordo raggiunto a luglio sulle componenti chiave dei due pilastri sulla riallocazione degli utili delle imprese multinazionali e un'imposta minima globale effettiva, i Membri hanno approvato l'accordo politico finale per affrontare le sfide fiscali derivanti dalla digitalizzazione dell'economia e stabilire un sistema fiscale internazionale più stabile ed equo".

"I membri del G20 "sostengono l'accordo politico finale" su una tassa minima globale e sulla tassazione dei profitti delle multinazionali, definito la scorsa settimana dall'Inclusive Framework Ocse/G20 e che si basa sulla "intesa storica raggiunta a luglio" a Venezia.

"Ribadiamo che nessun cosiddetto stablecoin globale dovrebbe avviare le operazioni fin quando tutti requisiti legali, regolatori e di controllo non saranno adeguatamente affrontati attraverso un'architettura adeguata e aderendo a standard applicabili".

I membri del G20 "continueranno a sostenere la ripresa, evitando qualsiasi ritiro prematuro delle misure di sostegno, preservando la stabilità finanziaria e la sostenibilità di bilancio a lungo termine e tutelando contro i rischi di ribasso e dalle ricadute negative". Lo si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione dei Ministri delle finanze e dei Governatori delle banche centrali nell'ambito del G20 .

Sul fronte inflazione, si precisa, "le banche centrali stanno monitorando da vicino le attuali dinamiche dei prezzi" e "agiranno secondo necessità per adempiere ai loro mandati, esaminando al contempo le pressioni inflazionistiche" e "rimanendo impegnate a una chiara comunicazione delle posizioni politiche".

Fmi: per l'Italia avviato calo debito/Pil, nel 2026 al 156,5%
L'andamento atteso positivo per il Pil italiano dovrebbe consentire al rapporto debito/Pil, pur a fronte di un persistente deficit di bilancio, di avere avviato un percorso di discesa che dal picco del 155,8% registrato lo scorso anno dovrebbe portarlo nel 2026 al 146,5%. E' la stima formulata dal Fondo Monetario Internazionale nel Fiscal Monitor che traccia anche l'andamento del disavanzo che dal 10,2% atteso quest'anno dovrebbe tornare sotto il 3% nel 2024 (-2,9%) per poi calare al 2,4% nel 2026.
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