MONDO
Hackerati account Yahoo! del personale della Casa Bianca, servizi segreti, Fbi e militari
Tra le vittime del nuovo attacco hacker a Yahoo! ci sono anche indirizzi mail altamente sensibili per la sicurezza nazionale Usa. Si tratta di oltre 150 mila dipendenti dell'amministrazione americana, tra impiegati della Casa Bianca, militari, agenti della Cia e della Nsa, uomini dell'Fbi. A finire nelle mani dei cybercriminali generalità, password, numeri di telefono, indirizzi email e tutti i dati salvati in backup. Informazioni che - dice l'intelligence americana- potrebbero essere finite in mano a servizi di paesi stranieri.
Yahoo! ieri ha fatto sapere che nell'agosto del 2013 un attacco hacker ha colpito più di un miliardo di suoi utenti. Un colpo, simile, ma molto più grande, di quello reso noto solo qualche mese fa e che nel 2014 aveva coinvolto 500 milioni di persone.
Tra le vittime del cyberattacco che risale all'agosto 2013, ci sarebbero membri attuali e passati dello staff della Casa Bianca, membri del Congresso e loro assistenti, agenti dell'Fbi, dei servizi segreti della Nsa e della Cia, responsabili dell'ufficio del Director of National Intelligence che coordina tutte le agenzie di spionaggio Usa. Colpiti anche gli account di ufficiali di tutte le branche delle forze armate. Nel mirino degli hacker anche diplomatici ed ex diplomatici del Dipartimento di stato in servizio in Pakistan e in Siria.
Yahoo! ha pubblicato una serie di consigli per poter mettere al sicuro la propria mail e il propri dati. Il gruppo californiano ha detto che in queste ore sta continuando a inviare comunicazioni alle persone che potrebbero essere state colpite. Intanto ha chiesto agli utenti affetti di cambiare la password e ha invalidato le domande a cui rispondere per poter accedere a un account (quelle usate nel caso in cui vengono dimenticate le password).
In questo modo, continua Yahoo!, nessuno potrà accedere all'account. E' importante cambiare la password, ma è altrettanto fondamentale far sì che non abbia nulla in comune con quelle usate su altri account personali. Renderebbe più facile ai pirati l'accesso a tutte le informazioni personali contenute in mail di altri provider.
Yahoo! ricorda che c'è una indagine interna ancora in corso e che il livello di incertezza rispetto alle persone coinvolte e ai possibili danni subiti è ancora molto alto.
Yahoo! ieri ha fatto sapere che nell'agosto del 2013 un attacco hacker ha colpito più di un miliardo di suoi utenti. Un colpo, simile, ma molto più grande, di quello reso noto solo qualche mese fa e che nel 2014 aveva coinvolto 500 milioni di persone.
Tra le vittime del cyberattacco che risale all'agosto 2013, ci sarebbero membri attuali e passati dello staff della Casa Bianca, membri del Congresso e loro assistenti, agenti dell'Fbi, dei servizi segreti della Nsa e della Cia, responsabili dell'ufficio del Director of National Intelligence che coordina tutte le agenzie di spionaggio Usa. Colpiti anche gli account di ufficiali di tutte le branche delle forze armate. Nel mirino degli hacker anche diplomatici ed ex diplomatici del Dipartimento di stato in servizio in Pakistan e in Siria.
Yahoo! ha pubblicato una serie di consigli per poter mettere al sicuro la propria mail e il propri dati. Il gruppo californiano ha detto che in queste ore sta continuando a inviare comunicazioni alle persone che potrebbero essere state colpite. Intanto ha chiesto agli utenti affetti di cambiare la password e ha invalidato le domande a cui rispondere per poter accedere a un account (quelle usate nel caso in cui vengono dimenticate le password).
In questo modo, continua Yahoo!, nessuno potrà accedere all'account. E' importante cambiare la password, ma è altrettanto fondamentale far sì che non abbia nulla in comune con quelle usate su altri account personali. Renderebbe più facile ai pirati l'accesso a tutte le informazioni personali contenute in mail di altri provider.
Yahoo! ricorda che c'è una indagine interna ancora in corso e che il livello di incertezza rispetto alle persone coinvolte e ai possibili danni subiti è ancora molto alto.