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MONDO

Guerra civile

Yemen nel caos, le forze speciali attaccano la roccaforte del presidente Hadi

Bombardato l'aeroporto di Aden e raid anche contro la residenza del leader. Scontri nella città costringono il capo dello Stato a fuggire di nuovo dopo aver lasciato la capitale il 21 febbraio

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Forze speciali dell'esercito yemenita che si oppongono al presidente Abed Rabbo Mansur Hadi hanno attaccato l'aeroporto di Aden, nel Sud del Paese, dove il capo dello Stato si è trasferito recentemente, e sono state respinte da truppe a lui fedeli dopo intensi combattimenti. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali, fornendo un bilancio di cinque uccisi e tredici feriti negli scontri. Circa cento passeggeri di un aereo in partenza per il Cairo sono stati costretti a scendere e a trovare riparo nel terminal. Il presidente Hadi è stato costretto alle dimissioni nel gennaio scorso, quando i ribelli sciiti Huthi, che in settembre avevano occupato Sanaa, lo avevano messo agli arresti domiciliari.

La fuga del presidente
Ma il mese scorso è riuscito a raggiungere Aden, l'ex capitale dello Yemen del Sud fino alla riunificazione del Paese nel 1990, dove gode di un forte sostegno popolare, e ha ritirato le sue dimissioni. Secondo l'agenzia Ap, le forze speciali che hanno attaccato lo scalo di Aden sono fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh, deposto nel 2012 dopo un anno di proteste popolari e scontri fra varie fazioni tribali e militari. In seguito all'attacco, avvenuto prima dell'alba, l'aeroporto è stato chiuso al traffico.   Il presidente yemenita Hadi ha dovuto poi lasciare la sua residenza ad Aden, a causa di scontri fra truppe a lui fedeli e quelle schierate con i ribelli sciiti Huthi e l'ex presidente Ali Abdullah Saleh. Un collaboratore di Hadi ha detto all' agenzia Ap che il palazzo del presidente è stato fatto oggetto di tre raid aerei dei ribelli, che però non hanno colpito l'edificio. Hadi era fuggito il 21 febbraio da Sanaa.
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