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MONDO

Guerra mondiale, il centenario

Vertice europeo a Ypres, la città martire della Grande Guerra

Il piccoolo centro belga si trovò proprio lungo la linea del fronte occidentale, laddove persero la vita 2 milioni di persone

 

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La città martire di Ypres, simbolo della Grande Guerra e tristemente nota per aver dato il nome all'iprite, il gas mostarda, è chiamata a riunire i leader europei in uno spirito di collaborazione e fraternità per delineare il futuro dell'Europa. Un'impresa, ancora alla vigilia, tutt'altro che scontata, visto lo scontro tuttora non disinnescato fra la Gran Bretagna e gli altri Paesi Ue sul nome di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione Ue. In un'inedita formulazione, il primo giorno del vertice Ue anziché tenersi nella capitale belga si sposta così nella cittadina delle Fiandre occidentali, per rendere omaggio alle vittime della Prima guerra mondiale a due giorni dal centenario del suo scoppio.

Era infatti il 28 giugno 1914 quando l'arciduca Francesco Ferdinando venne assassinato a Sarajevo insieme alla moglie Sofia dallo studente serbo Gavrilo Princip, miccia che accese la polveriera europea portando le forze dell'Alleanza a scontrarsi con quelle dell'Intesa. Il Belgio vide violata la sua neutralità e, in piena estate, fu invaso da un giorno all'altro dalle truppe tedesche. Ypres, prospera cittadina che durante il Medioevo fu capitale del tessile, si trovò sulla linea dei combattimenti lungo il Fronte occidentale, dove vi persero la vita due milioni di persone. La lunga guerra di trincea, con quattro successive battaglie dal 1914 al 1918 sul Saliente di Ypres, vide l'utilizzo per la prima volta dei gas da parte dei tedeschi contro le forze alleate, in particolare britannici e canadesi.

Alla fine del conflitto, di Ypres non restavano che macerie: ad eterno "memento" resta la foto in bianco e nero di un mozzicone di cattedrale rivolto al cielo e le rovine del Mercato dei tessuti, poi ricostruiti. Ed è proprio all'interno della Lakenhalle e del suo museo dedicato al conflitto mondiale "In Flanders Fields" che arriveranno i leader dei 28, prima di spostarsi alla Porta di Menin per la cerimonia del Last Post, suonata ogni sera in memoria dei caduti dell'allora Impero britannico, dove verrà inaugurata una "panchina della pace". I leader, sotto la guida del presidente Ue Herman Van Rompuy, si chiuderanno poi a cena in formato "conclave", senza conferenze stampa né dichiarazioni, tenuti lontano da giornalisti e telecamere. Obiettivo, in un'atmosfera che fonti europee hanno definito "simbolica ed emozionale", arrivare a un'intesa sull'agenda di lavoro Ue per i prossimi anni centrata sulla crescita, e sul nome del presidente della Commissione.

Senza, possibilmente, fare vittime collaterali proprio dove la Gran Bretagna perse centinaia di migliaia dei suoi uomini per la libertà dell'Europa.
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