Alabama. Contro il senatore accusato di molestie, incappucciate come in "The Handmaid's Tale"
Un gruppo di donne ha inscenato una protesta silenziosa ma dal notevole impatto visivo contro Roy Moore, candidato "trumpiano" alle elezioni per un seggio senatoriale, durante il suo comizio a Fairhope in Alabama.
Le manifestanti indossavano dei vestiti analoghi a quelli che le donne sono costrette a portare nel romanzo distopico "The Handmaid's Tale" (Il racconto dell'ancella) di Margaret Atwood, diventato una popolare serie televisiva, anche in Italia. Il significato della protesta, hanno dichiarato alla stampa, è quello di dimostrare il silenzio a cui sono state ridotte le donne che hanno accusato Moore di molestie sessuali.
La vicenda era stata recentemente riportata in primo piano dal Wahington Post che aveva svelato un complesso intrigo a sfondo politico ordito per screditare il giornale con una "falsa notizia" trappola proprio in relazione al caso delle accuse mosse contro l'esponente della destra repubblicana.
L'ex giudice, coinvolto nella serie di scandali sessuali che da settimane tiene banco negli Stati Uniti e noto invece politicamente per le sue posizioni integraliste dal punto di vista etico-religioso contro la legge sull'aborto e la presenza di persone transgender nell'esercito, si è lanciato in una campagna da outsider per il seggio al Senato. Proprio durante il comizio a Fairhope nel sud dell'Alabama Moore si è scagliato anche contro il suo partito - "l'establishment Repubblicano non mi vuole a Washington" - e promette di essere un fedele sostenitore dell'agenda del presidente Donald Trump. Durante il comizio non ha fatto cenno alle accuse rivolte nei suoi confronti ma ha definito questa campagna elettorale un "battaglia spirituale." Una battaglia in cui ha incassato il sostegno del "falco" Steve Bannon, l'ex consigliere della Casa Bianca, applauditissima presenza nel comizio a Fairhope.