Allarme rosso contee Los Angeles, Ventura e San Bernardino. Brucia la California, 200mila evacuati
Sono oltre 200mila le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni in fuga dalle fiamme che da giorni interessano le zone boschive della California. Il lavoro dei vigili del fuoco è quasi vanificato dai forti venti che soffiano fino a 128 km orari. È la prima volta che viene lanciato un allarme estremo
Peggiora la situazione nel sud della California, costringendo le autorità a diramare un allarme rosso. È la prima volta che si registra un'allerta estrema, segno del dramma che stanno vivendo i soccorritori e gli abitanti delle zone boschive nelle contee di Los Angeles, Ventura e San Bernardino: 200mila persone evacuate.
Le fiamme avanzano divorando ogni cosa, alimentate da venti che soffiano fino a 130 km orari. L'incessante lavoro dei vigili del fuoco è quasi vanificato dalle condizioni climatiche, che non permettono di domare i roghi. Di fronte all'alto numero di sfollati, blackout e case distrutte: il governatore della California Gavin Newsom ha chiesto lo stato di emergenza.
Solo nell'area di LosAngeles l'incendio - chiamato Getty Fire - ha costretto ad evacuare oltre 7mila abitazioni, soprattutto nella zona di Santa Ana. Più a nord il Kincade Fire ha già mandato in fumo oltre 30mila ettari e distrutto 189 strutture tra cui diverse case. Solo il 15% delle fiamme è stato finora domato. Quasi due milioni le persone rimaste senza luce e gas.
Ciò che sta avvenendo nel sud dello Stato inevitabilmente si ripercuote anche nel Nord della California. Secondo i bollettini, diffusi giornalmente dagli Enti preposti, sarebbero quasi 2 milioni (dislocate in 29 contee) le persone coinvolte direttamente o indirettamente dai roghi. Il disagio di non poter caricare i telefoni cellulari, i veicoli elettrici, è secondario rispetto all'impossibilità di potersi scaldare e mantenere i cibi freschi. Nel frattempo nei centri commerciali si distribuiscono acqua, snack, torce e lanterne solari gratuite.