Bandiera cinese col virus: vignetta danese indigna Pechino. "Vogliamo scuse". Ministra: "È satira"
La vignetta pubblicata dal giornale danese Jyllands-Posten, che ritrae la bandiera cinese con il virus al posto delle stelle, ha suscitato molte polemiche. Pechino chiede "scuse pubbliche", il giornale e la ministra danese si appellano al diritto di satira. Già in passato la testata finì nella bufera. Nel 2005 alcune immagini del profeta Maometto furono causa dell'ira dei musulmani nel mondo
Uno dei più importanti quotidiani danesi ha pubblicato una vignetta sull'epidemia da coronavirus 2019-nCoV che potrebbe minare le relazioni diplomatiche tra i due paesi. La Cina chiede le scuse del giornale Jyllands-Posten, ma il direttore Jacob Nybroe non sembra intenzionato a farlo e le dichiarazioni di una Ministra puntellano la sua tesi. Nybroe ha dichiarato che la vignetta, che mostra una bandiera cinese con il disegno di virus invece delle stelle, non intendeva "prendere in giro o ridicolizzare la Cina". L'intenzione è spiegata nel seguente articolo: Jyllands-Posten presents view on cartoon.
Dura la presa di posizione dell'ambasciata cinese a Copenhagen che ha espresso "forte indignazione" e parlato di "insulto alla Cina", un'immagine che "supera la linea della società civilizzata e il confine etico della libertà d'espressione, offendendo la coscienza umana". Il suo giornale, aggiunge la nota, "non può scusarsi per qualcosa che non pensa sia sbagliato. Per quanto posso vedere, ci sono due diverse visioni culturali qui". Mette Frederiksen, Ministra di Stato della Danimarca, ha sottolineato che la libertà d'espressione nel Paese include anche le vignette.