Al galà di beneficenza veleni tra Clinton e Trump: "Sei corrotta". "E tu sano come un cavallo"
I candidati alla presidenza della Casa Bianca si sono scambiati battute al veleno alla tradizionale cena pre-elettorale di beneficenza. Trump: "Hillary è corrotta". Clinton: "Donald sano come il cavallo di Putin".
La tradizione vuole che al galà di beneficenza dell'Alfred Smith Foundation, i candidati alla presidenza della Casa Bianca si incontrino per un faccia a faccia divertente e leggero che strappi un sorriso agli ospiti in sala che sborsano fino a 3.000 dollari per un posto a tavola. Donald Trump e Hillary Clinton sono invece riusciti a trasformare la serata di raccolta fondi dell'organizzazione cattolica al Waldorf Astoria di New York in una sfida al vetriolo.
Il candidato repubblicano è stato perfino contestato dal pubblico quando ha detto che Hillary è "corrotta" ed è "qui fingendo di non odiare i cattolici". L'ex first lady, sebbene più rispettosa del cerimoniale, non ha comunque lesinato frecciatine al rivale, come quando l'ha definito "sano come un cavallo... quello che cavalca Vladimir Putin".
Trump ha preso la parola per primo e ha ironizzato sulla sua principale qualità, "la modestia", e sul discorso alla convention di Cleveland della moglie Melania, "scopiazzato" da quello fatto a Denver nel 2008 dall'allora aspirante first lady Michelle Obama. "Michelle Obama fa un discorso e tutti lo adorano", ha detto. "Mia moglie Melania, fa lo stesso identico discorso e la gente insorge. Io proprio non capisco...". Si è poi chiesto se Hillary sia riuscita a ricevere l'invito,
via email, "visto che le cancella tutte", riferendosi allo scandalo del server di posta privato utilizzato dalla Clinton quando era Segretario di stato. "Forse ne è venuta a conoscenza da Wikileaks", ha scherzato. E poi ha rincarato la dose con un'altra serie di battute: "Questa è la prima volta che Hillary parla davanti ad importanti donatori corporate senza venire pagata", ha osservato prima di accusare i media di essere di parte. "Questo evento non consente solo ai candidati di stare insieme ma è anche un' occasione per incontrare le rispettive squadre", ha detto indicando nel team democratico anche i direttori di testate come il Washington Post, la Nbc, il New York Times, presenti in sala.
Hillary ha insistito sui legami di Trump con Mosca, spiegando che lui non riesce a seguire il gobbo elettronico perchè è
"più difficile quando si deve tradurre dal russo". Quanto all'accusa di essere "dopata", la candidata democratica ha
ammesso di aver preso "una sorta di sostanza per migliorare la sua performance. Si chiama preparazione". Non poteva mancare un riferimento alle accuse di abusi arrivate da donne nei confronti di Trump. A questo proposito, Hillary Clinton si è chiesta che voto darebbe il suo rivale alla Statua della Libertà: "quattro" o "forse cinque" se lascia la torcia e il libro e si sistema i capelli", ha detto.
La tradizione di ospitare i candidati in occasione delle presidenziali al galà annuale dell'Alfred Smith venne inaugurata nel 1960, con la partecipazione del repubblicano Richard Nixon e del democratico John F. Kennedy e mai il confronto era stato così duro. Trump e Clinton erano seduti allo stesso tavolo, separati solo dall'ospite della serata, il
cardinale Timothy Dolan.