Il racconto da Kathmandu: "Sfollati, gli occhi stanchi, in tende all'aperto"
Continuano le scosse di terremoto in Nepal, mentre la popolazione si accampa all'aperto, in tende di fortuna. Annick Reiner, arteterapeuta per l'Ong svizzera Kam for Sud vive a Kathmandu e si occupa di bambini. Le comunicazioni per telefono sono difficili, così ci racconta per mail com'è la Kathmandu post sisma e ce la mostra con alcune foto: "Oggi ho attraversato Chabavil e percorso la stradina che porta al Ganesh Mandir, la casa che ieri era pericolante, oggi è crollata sulla strada, la statua di Ganesh è intatta ma non c'è nessuna musica, nessun flautista a suonarla come invece succede sempre quando passo durante le feste indù". In Nepal Annick si prende cura di una settantina di bambini, che spesso vivono "In case di lamiera senza finestre". Riesce a rintracciarne molti, "stanno bene". Tutte le famiglie hanno le case danneggiate. E in molti "hanno gli occhi rossi. Mi mostrano le crepe sopra la porta". Sono "sfollati, con le famiglie, hanno gli occhi stanchi".