In giro intorno al mondo alla ricerca dei frammenti più iconici del Muro di Berlino
Dalle rotonde di Tallinn ai gabinetti di Las Vegas, ecco dove sono finiti i frammenti della barriera caduta 30 anni fa.
Per quasi tre decenni, il muro di Berlino ha circondato Berlino Ovest, costruito dalle autorità comuniste della Germania dell'Est per "proteggere il paese dai fascisti", ma in realtà per impedire ai propri cittadini di fuggire verso la metà democratica della città divisa, viatico per il resto del mondo libero. Per essere una barriera intesa a prevenire gli spostamenti, pezzi, blocchi e interi segmenti dei156,4 chilometri di cemento armato da 30 anni a questa parte hanno viaggiato parecchio in giro per la Germania e il resto del mondo.
Il muro di Berlino ha diviso la capitale della Germania riunificata dal 1961 fino il 9 novembre 1989, ma c'è voluto molto più tempo per rimuoverlo completamente. A Berlino oggi, alcuni segmenti simbolici si trovano ancora nelle loro posizioni originali, lasciati al loro posto come promemoria di quella che per anni è stata considerata come la prima linea della guerra fredda, un memento fisico della metaforica cortina di ferro tra l'Europa orientale e quella occidentale.
Quando i tedeschi buttarono giù il Muro festeggiando la ritrovata speranza di democrazia e libertà, molti si portarono via piccoli frammenti e subito iniziò il commercio dei pezzi più grandi come souvenir. Ancora oggi, frammenti di incerta provenienza possono essere trovati in vendita nei negozi per turisti della capitale tedesca. Le lastre più grandi sono state invece acquistate o donate per essere esposte in musei, ambasciate, scuole, parchi, monumenti commemorativi e in altre località del mondo.
Nel giardino delle sculture della sede delle Nazioni Unite a New York ci sono tre segmenti dipinti con l'immagine di due persone che si abbracciano sopra il muro e le parole "Trofeo dei diritti civili". Quando furono donati dalla Germania nel 2002, l'allora segretario generale Kofi Annan disse che il muro era stata "un'offesa allo spirito di umanità:" "Non solo ha segnato la divisione della Germania e dell'Europa, ma ha anche espresso, in un modo unico e orribile, la propensione degli esseri umani a erigere muri e confini, per far balenare attraverso questi, cuori pieni di odio e menti piene di paura e sfiducia, insensibili all'idea che può esserci un modo migliore [di vivere insieme, ndr]."