La Cina in lutto ricorda le vittime del coronavirus: bandiere a mezz'asta e 3 minuti di silenzio
Nel Paese oggi è anche il giorno dei Morti. Le autorità hanno chiesto di evitare assembramenti nei cimiteri
La Cina si è fermata per rendere omaggio alle persone morte a causa dell'epidemia di Covid-19: alle 10 di mattina, quando in Italia non era ancora l'alba, il Paese intero ha osservato tre minuti di silenzio. Le sirene hanno cominciato a suonare, il traffico di auto, metro e treni si è interrotto, sono risuonate anche le sirene delle navi in omaggio alle 3.326 vittime dell'epidemia.
Nella città di Wuhan, focolaio iniziale del micidiale coronavirus, il personale dell'ospedale Tongji, quello che è stato in prima linea nella battaglia, è uscito all'esterno e si è schierato di fronte all'edificio: tutti con la testa chinata verso la struttura principale, alcuni con ancora indosso le tute protettive.
A Pechino, le bandiere sono state esposte a mezz'asta da Piazza Tian'anmen alle strutture degli organi di comando centrali del Partito, all'Assemblea nazionale del popolo, nella sede del governo centrale, in quella della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, dell'esercito, nel tribunale e nella sede del procuratore superiore.
Le immagini dei media statali hanno mostrato anche il presidente, Xi Jinping, circondato da alti funzionari, in piedi di fronte al complesso Zhongnanhai di Pechino, dove hanno sede gli uffici del Partito Comunista Cinese. I leader avevano fiori bianchi appuntati sul petto e hanno reso un silenzioso tributo di fronte a una bandiera nazionale a mezz'asta fuori dalla Sala Huairen. Uno striscione nero era appeso sopra la porta della sala, con la scritta: "Profondamente in lutto per i martiri e i connazionali che sono morti nell'epidemia di COVID-19".
La giornata è stata l'occasione anche per piangere i "martiri" del virus, un titolo onorifico assegnato dal governo a 14 operatori sanitari deceduti nella battaglia. Tra questi c'e' anche il medico eroe di Wuhan, Li Wenliang, che per primo diede l'allarme sui social della presenza di un nuovo tipo di coronavirus simile a quello che diede origine all'epidemia di Sars nel 2002, e che venne inizialmente censurato prima della riabilitazione postuma.
Il Giorno dei Morti
Il 4 aprile è il giorno in cui si ricordano i defunti in Cina, noto come il giorno della "pulizia delle tombe" (in cinese "qingming jie"): la ricorrenza è dovuta alla presenza del numero 4 ripetuto due volte nella data, il cui suono in cinese ( scritto "si") è simile a quello della parola "morte". A causa dell'epidemia, le autorità cinesi hanno lanciato appelli nei giorni scorsi al fine di evitare assembramenti nei cimiteri: in molti hanno scelto di usare le piattaforme di condivisione di foto e filmati per tenere i rituali tipici della ricorrenza e permettere anche a chi non può recarsi fisicamente al cimitero di porre omaggio ai defunti. Il successo di questa iniziativa è nei numeri dichiarati dai funzionari cimiteriali: in una sola settimana dal lancio, il cimitero di Fushouyuan, a Shanghai, ha registrato centomila utenti che si sono collegati alla sua piattaforma per le commemorazioni.