Coronavirus, la vita dei pazienti negli ospedali provvisori di Wuhan
I medici sono impegnati giorno e notte nella cura dei malati. In città oltre 21 mila posti letto per combattere l'epidemia
La sveglia alle sei di mattina, la fila per riempire le bottiglie di acqua calda per il te, la colazione a base di uova, pane, cereali e latte. Inizia così la giornata dei pazienti ricoverati per coronavirus in uno dei tre ospedali "temporanei" di Wuhan, ricavati da strutture che ospitavano conferenze e esposizioni. Si aggiungono ai 28 ospedali della città che forniscono 8895 posti letto e ai due ospedali appositamente costruiti in poco più di una settimana dopo l'annuncio dell'epidemia. Se si contano anche le università e le sedi di partito, Wuhan, epicentro della malattia, può accogliere 21.145 malati, riferiscono funzionari governativi.
I reparti dell'ospedale Fang Cang del distretto di Jianghan divisi in grandi camerate che ospitano decine di letti sono tappezzati di poster su cui si legge la scritta "la fiducia è più importante dell'oro". Medici, infermieri e personale addetto alle pulizie e a disinfettare gli ambienti sono impegnati giorno e notte e si muovono per i corridoi nelle loro tute protettive. Tre volte al giorno ai pazienti vengono controllate temperatura e saturazione di ossigeno. I pasti sono serviti con regolarità e, c'è chi dice, che si mangia meglio in ospedale perché fuori ormai non si trovano più tutti i prodotti. Ci sono stanze per la lettura, radio per ascoltare la musica e gli infermieri organizzano "lezioni" improvvisate di ginnastica o tai chi per far fare un po' di movimento ai malati nella convinzione che "mantenere un corpo e una mente gioiosi aiuti a migliorare il loro sistema immunitario".
A Wuhan sono arrivati intanto altri 1200 medici inviati dalle forze armate cinesi, per aiutare a contenere il virus Covid-19. Hanno il compito preciso di curare i pazienti dell'Hubei's Maternity and Child Health Care Hospital e inizieranno a lavorare subito dopo il completamento della struttura. Finora le forze armate hanno inviato 4.000 operatori sanitari in tre gruppi, per sostenere Wuhan nella lotta contro l'epidemia.