Le sei Porte Sante di Roma, logo e francobolli. Otto cose da sapere sul Giubileo di Papa Francesco
Le Porte Sante Sono quelle aperte solo in occasione del Giubileo. Hanno una Porta Santa le 4 basiliche papali di Roma, San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. A queste Francesco ha voluto aggiungere due "periferie", una geografica, il Santuario del Divino Amore, e una sociale, l'Ostello della Caritas in Via Marsala, che aprirà il 18 dicembre. Il Papa ha voluto poi un Giubileo "decentrato": significa che saranno aperte anche le porte delle cattedrali e dei santuari in tutte le diocesi sparse per il mondo. Quindi, l'indulgenza plenaria propria dell'Anno Santo potrà essere "lucrata" dai fedeli anche nelle rispettive diocesi.
La recognitio della Porta Santa Il 17 novembre si è svolta la cerimonia della "Recognitio". Dopo una preghiera del cardinale Comastri, quattro "sampietrini" (sono gli operai specializzati che si occupano della manutenzione ordinaria della Basilica Vaticana) hanno forato a colpi di piccone il muro e estratto l'urna custodita dalla chiusura del Grande Giubileo dell'Anno Duemila, contenente i "documenti" dell'ultimo Anno Santo, tra cui la chiave che consentirà di aprire la Porta Santa, le maniglie, la pergamena del rogito, le medaglie commemorative.
Apertura e chiusura della Porta Santa Fino al 1975 il muro che chiude la Porta Santa, dopo essere stato tagliato e sistemato su argani, veniva abbattuto dopo i tre colpi di martello d'argento del Papa. La notte di Natale del 1974, accadde un piccolo incidente: Paolo VI venne sfiorato da alcuni calcinacci. Al momento della chiusura della Porta, la cerimonia fu semplificata: il Papa non usava più cazzuola, calce e mattoni per sigillare una parte del muro, ma chiudeva la porta a chiave. Per non perdere del tutto il rito tradizionale, nel 1975 il muro fu eretto due mesi dopo all’interno della Basilica e la Porta Santa risultò chiusa, all’esterno dai battenti di bronzo e all’interno dal tradizionale muro stuccato con la calce, al centro del quale spiccava il tradizionale segno della croce ad indicare il luogo dove l’urna di bronzo era stata collocata.
L'apertura anticipata della Porta Santa Papa Francesco ha anticipato l'apertura della Porta Santa, spalancando quella in legno e vetro della cattedrale di Bangui in Centrafrica. È la prima volta in assoluto nella storia della Chiesa cattolica che un Giubileo viene aperto fuori Roma.
Il primo Giubileo Fu promulgato da papa Bonifacio VIII nel febbraio 1300. Già da tempo le tombe degli apostoli erano meta di pellegrinaggi e il Papa intese così ratificare questa pratica. Tra i visitatori c'era forse anche Dante che nel canto XVIII dell’Inferno paragona il procedere in senso opposto delle due schiere di peccatori ai pellegrini che sul ponte Sant’Angelo, durante il Giubileo, si incrociavano, alcuni diretti a San Pietro, altri, di ritorno, diretti a Monte Giordano. Bonifacio VIII aveva previsto un giubileo ogni secolo, ma dal 1475, per permettere a ogni generazione di vivere almeno un Anno Santo, si stabilì una cadenza di 25 anni. Il giubileo straordinario viene indetto in occasione di un avvenimento di particolare importanza. Il Papa lo ha voluto quest'anno perché la Chiesa di ritrovi il senso della sua missione: essere segno e strumento della misericordia del Padre.
Il primo Giubileo moderno Fu quello del 1950: i pellegrini poterono spostarsi con l'aereo. A Roma arrivarono oltre 2 mln e mezzo di persone, ma va ricordato anche quello del 2000: Giovanni Paolo II estese l'indulgenza anche a chi seguiva le celebrazioni tramite radio e tv.
I francobolli Papa Francesco con le porte sante delle basiliche di Roma. È il soggetto scelto dalle Poste per i 4 francobolli, da 0,95 centesimi a 2,90 euro, dedicati all'evento. In uno di quelli emessi per celebrare il Giubileo del Duemila c'era un errore: una lettera - la "a" di Jubilaeum - dimenticata.
Il logo Opera del gesuita Padre Marko Rupnik mostra il Figlio con, sulle spalle, un uomo smarrito. La scena è inserita in una mandorla, simbolo della compresenza delle due nature, divina e umana, di Cristo. I tre ovali concentrici, più chiari verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato. A sinistra si legge il motto "Misericordiosi come il Padre", tratto dal Vangelo di Luca, 6,36.