"Caro Papa Francesco ti scrivo": le letterine dei bambini a Bergoglio
Nell’Ufficio di corrispondenza del Papa arrivano migliaia di lettere, disegni e messaggi dei bambini da tutto il mondo. Un sacerdote, una suora e due giovani mamme le ordinano per la lingua, papa Francesco le legge e risponde, per posta o telefono, a tutti i suoi piccoli amici. "Letterine a papa Francesco", edito da Gallucci, è un viaggio tra le righe di lettere e biglietti che i bimbi, con la loro spontaneità e fantasia, scrivono a Bergoglio, di cui colgono, tra l'altro, i tratti caratteristici. "Un nonnino buono", "un amico che mi consiglia", per molti un "papà" ("Papà Francesco per favore mi mandi una tua fotografia, così la appendo dove dormo ed anche io posso dire che ho un papà?") a cui si possono raccontare esperienze, segreti, paure, sofferenze e problemi familiari, preghiere e aspirazioni: "vorrei che il mondo fosse più pulito", "non far morire le mie nonne", "Fai diventare i cattivi bravi". Ma anche proporre "una merenda insieme", "un bagno in piscina", e porre domande come "Come posso fare per vedere la Madonna?" "Ma per i cani c'è il Paradiso?" "Secondo te ci sarà la pace nel mondo?".
Letterine un po' buffe ma anche che stringono il cuore, perché "i bambini sono così: sorridono e piangono, due cose che in noi grandi spesso si bloccano, non siamo più capaci" (papa Francesco, udienza generale, 18 marzo 2015)