Libia, Msf: migranti feriti da spari in attacco a centro di detenzione a Tripoli
Rifugiati e migranti nel centro di detenzione di Qasr Bin Gashir a Tripoli sono stati attaccati e feriti da colpi di arma da fuoco: lo confermerebbero le evidenze analizzate dalle équipe di Medici senza frontiere. Sono due settimane che Msf e altre organizzazioni umanitarie denunciano la condizione di pericolo di circa 3000 migranti e rifugiati intrappolati nei centri di detenzione chiedendone l’immediata evacuazione. Da Tripoli Maria Gianniti
Il 23 aprile si sono diffuse notizie di un violento attacco nel centro di detenzione di Qasr Bin Gashir, dove erano rinchiusi oltre 700 uomini, donne e bambini "disarmati e indifesi", spiega Msf. Versioni divergenti da parte di media e organizzazioni sul campo non sono riuscite a fornire un quadro chiaro dell’accaduto e delle conseguenze per le persone. Secondo diverse testimonianze ci sarebbero alcuni morti e almeno 12 feriti. Sebbene non tutti i dettagli dell’incidente possano essere confermati, foto e video analizzati dai medici di Msf evidenzierebbero che le ferite sono compatibili con colpi di arma da fuoco. Queste osservazioni sono confermate dal racconto di numerosi migranti e rifugiati che erano presenti, sottolinea l'organizzazione, e hanno detto di essere stati "brutalmente e indiscriminatamente attaccati con armi da fuoco".