Mark Zuckerberg a 'processo': negli Usa, 100 sagome a grandezza naturale del CEO di Facebook
Attivisti contro la piattaforma social più famosa al mondo
Campidoglio, Washington D.C.: 100 sagome a grandezza naturale di Mark Zuckerberg segnano la protesta contro la piattaforma social nel giorno in cui, davanti al Congresso degli Stati Uniti, il CEO di Facebook è chiamato a rispondere sulla gestione dei dati degli utenti. Un atto doveroso dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, la società britannica specializzata nel data mining, che avrebbe interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 e in altre elezioni nel mondo.
"È stato un mio errore e mi scuso. Ho fondato Facebook, lo gestisco e sono responsabile per ciò che vi accade", inizia così la testimonianza scritta che Zuckerberg leggerà a porte chiuse alle commissioni Commercio del Senato e della Camera. Il testo prosegue poi con le indicazioni sulle misure che Facebook sta attuando e attuerà in futuro in merito, in particolare per quanto concerne la protezione dei dati e per il contrasto all'utilizzo del social network per diffondere notizie false o condizionare elezioni politiche.
Secondo i bookie, nonostante le polemiche che abbiamo coinvolto Facebook nell'ultimo periodo, Zuckerberg non si dimetterà da chief executive officer del social. La quotazione è ferma a quota 1,20, contro il 3,50 di un suo possibile forfait prima della fine dell'anno.