Nave da crociera Westerdam e la psicosi da coronavirus: 5 paesi negano attracco. La Cambogia dice sì
La Cambogia, importante alleato della Cina, ha autorizzato l'attracco della nave Westerdam. Partita da Hong Kong lo scorso 1° febbraio, l'imbarcazione è stata "costretta" per diversi giorni a navigare in mare aperto poiché respinta - per timore di possibili contagi - da Giappone, Guam, Filippine, Taiwan e Thailandia
La nave da crociera Westerdam, della compagnia Holland America Line, ha finalmente trovato un porto dove attraccare. La Cambogia ha messo fine a un viaggio che si è trasformato in un incubo per le circa 1500 persone a bordo. Cinque porti hanno vietato l'attracco alla nave americana per paura del coronavirus.
Salpata da Hong Kong lo scorso 1° febbraio, il transatlantico ha involontariamente portato con sé "l'onta" dei contagi da coronavirus Covid-19 registrati nel territorio autonomo a sud della Cina. Così le tappe previste sono state via via cancellate, con un effetto domino. Il primo a vietare l'ingresso è stato il Giappone. Un copione analogo si è ripetuto a Taiwan, Filippine, l'isola americana di Guam e Thailandia.
Dopo dieci giorni in mare senza un porto da raggiungere, il primo ministro cambogiano Hun Sen, fresco di un viaggio di lavoro in Cina, ha deciso di autorizzare l'approdo della Westerdam nel porto di Sihanoukville, nel sud della Cambogia. "Vogliamo porre fine alla malattia della paura che affligge il mondo", ha dichiarato annunciando la decisione.
Così è iniziato l'attracco, mentre lo sbarco è previsto per domani. I dottori saliti a bordo della Westerdam hanno registrato venti passeggeri malati, senza sintomi del Covid-19. Un controllo più approfondito dei campioni è stato richiesto all'Institut Pasteur du Cambodge, a Phnom Penh, con un responso negativo. È stato il ministro della Salute della Cambogia, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a darne notizia." Non c'è alcuna preoccupazione".
"Stiamo finendo i paesi cui è possibile provare ad attraccare", ha dichiarato un turista canadese a bordo della nave. L'ennesimo divieto aveva portato sconforto tra i passeggeri. La Thailandia - finita al centro delle polemiche, poiché aveva consentito l'ormeggio a due navi da crociera negando il porto alla Westerdam - ha spiegato la vicenda pubblicamente. Il viceministro dei trasporti thailandese, Atirat Ratanasate, ha precisato che tali scelte sono state dettate dal fatto che "i passeggeri delle altre navi sono europei, mentre la Westerdam accompagna principalmente cinesi e hongkonghesi".