Nepal, gli ordinari miracoli della vita
Sonit e Phunchu si guardano da lontano, un secolo di vita li separa: una vita che non ha voluto abbandonarli nemmeno quando anche la speranza si era arresa. Sonit e Phunchu sono il più giovane e il più vecchio dei sopravvissuti al terremoto del Nepal. Sonit Awal ha 4 mesi e mezzo e quando la sua casa nella città di Bhaktapur gli è caduta addosso ha cominciato a piangere, rifiutandosi di abbandonare la vita. Ha pianto per 22 ore, finquando il padre, più col cuore che con l'udito, l'ha sentito. Ora sta bene e sorride. Phunchu Ghale ha 105 anni, qualcuno dice 101, ma se si è superato il secolo di vita, sono dettagli. A lui la casa gli è crollata addosso a Kimtang, un villaggio di 700 abitanti a nord di Kathmandu, e ha resistito 8 giorni prima che lo trovassero. "Voglio mangiare in abbondanza" è stata la prima cosa che ha detto scrollandosi le macerie di dosso, quasi illeso. Ora sta bene e sorride. Due miracoli: della natura, di qualche divinità, fate voi. Per una volta, la parola non è eccessiva