Niente macchine fotografiche: i disegni del processo per la strage alla maratona di Boston
Dzhokhar Tsarnaev ha ammesso, per bocca del suo avvocato Judy Clarke, di essere uno dei responsabili dell'attentato alla maratona di Boston. Era il 15 aprile del 2013 quando due esplosioni, a dodici secondi di distanza l'una dall'altra, hanno interrotto la corsa. Il bilancio è di tre morti. I feriti sono oltre 260, alcuni di loro hanno subito delle amputazioni. Il ventiduenne di origine bosniaca per ora è l'unico imputato e su di lui pesano 30 capi d'accusa. Suo fratello Tamerlan, complice nell'attentato, è morto durante la successiva caccia all'uomo della polizia. Resta da chiarire la posizione di Catherine Russell, la cognata di Dzhokhar, che avrebbe aiutato il marito nel reperimento e fabbricazione degli ordigni.