Messico, un'onda tricolore contro il muro di Trump e contro il governo: "Non saremo tuoi schiavi"
A Guadalajara, seconda città del Paese, circa 10.000 persone, in maggioranza studenti, hanno manifestato contro il muro di Trump. "Peña Nieto, rispetta il mio coraggio di fronte e Trump", era scritto su un manifesto che invitava il presidente messicano a farsi coraggio. "Trump è un pericolo e Peña Nieto non è all'altezza", gridavano altri
Decine di migliaia di messicani sono scesi in strada per manifestare contro l'intenzione del presidente americano Donald Trump di costruire un muro alla frontiera tra i due Paesi e hanno invitato il loro capo di stato, Enrique Peña Nieto, a maggiore fermezza verso gli Stati uniti.
"Il Messico va rispettato, Mister Trump" si leggeva su un immenso striscione in testa al corteo a Città del Messico, dove hanno sfilato circa 20mila persone. Con bandiere messicane, molti vestiti di bianco, i manifestanti hanno invaso il viale principale della capitale messicana, rispondendo in massa all'appello delle organizzazioni sindacali, delle università e delle aziende.
"Siamo qui per far vedere a Trump come tutto un Paese, unito, si ribella contro di lui e contro gli idioti xenofobi, razzisti e fascisti. Il Messico non sarà il suo schiavo", ha spiegato Julieta Rosas, una studentessa di letteratura. Erick Smith, un americano sposato con una messicano, mostrava un cartello con la scritta "Sorry Mexico".
A Guadalajara, seconda città del Paese, circa 10.000 persone, in maggioranza studenti, hanno manifestato contro il muro di Trump. "Peña Nieto, rispetta il mio coraggio di fronte e Trump", era scritto su un manifesto che invitava il presidente messicano a farsi coraggio. "Trump è un pericolo e Peña Nieto non è all'altezza", gridavano altri.
Il decreto firmato da Trump per far costruire il muro alla frontiera che dovrebbe frenare l'immigrazione illegale e l'intenzione del presidente americano di volerne far pagare le spese ai messicani, hanno spinto Enrique Peña Nieto ad annullare la sua visita a Washington prevista per il 31 gennaio. Il presidente americano vuole anche rinegoziare, se non abrogare, l'Accordo nordamericano di libero scambio (Nafta), a suo parere troppo favorevole agli interessi messicani. I messicani hanno moltiplicato gli appelli a boicottare i prodotti americani come Starbucks, McDonalds e Coca-Cola e a manifestare il loro patriottismo esponendo ad esempio le bandiere messicane come foto nei profili internet.