Regno Unito, da Hammond a Boris Johnson: ecco i ministri del Governo May
Ecco la squadra di governo di Theresa May rivoluzionata rispetto a quella di David Cameron, con l'eccentrico Boris Johnson - sostenitore della Brexit, ma anche della linea morbida verso i cittadini Ue residenti nel regno - al timone del Foreign Office. E con il prudente 'europeista' Philip Hammond che passa dagli Esteri alla guida del Tesoro, in veste di cancelliere dello Scacchiere, al posto del campione del liberismo George Osborne, escluso eccellente.
Il posto di cancelliere dello scacchiere (ministro del Tesoro) andrà all'ex ministro degli Esteri, Philip Hammond. Il ministro degli Esteri sarà l'ex sindaco di Londra e fautore della Brexit Boris Johnson. Amber Rudd, attuale ministro per l'Energia prenderà il posto della May all'Interno. Via i 50enni del gruppo di Notting Hill di Cameron e Osborne e recupero di alcuni veterani, più vicini per età alla May, come David Davis o Liam Fox, altri due euroscettici di ferro. Il primo va al neonato dicastero per la Brexit, a cui spetterà la gestione dei negoziati con Bruxelles. Il secondo al Commercio con l'Estero, fondamentale sullo stesso fronte. Mentre alla Difesa resta il 'Remainer' Michael Fallon, garanzia di fedeltà alla Nato rispetto alle aperture di Johnson alla Russia di Vladimir Putin. La novità è il nuovo ministro per negoziare l'uscita britannica dalla UE: la scelta è caduta su David Davis. Sul punto Theresa May è stata chiara: "Brexit significa Brexit e vogliamo farne un successo", preannunciando però che non chiederà l'attivazione dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona prima di fine anno. Lei vuole colloqui informali con i leader europei prima del prossimo Consiglio Ue, il 20 ottobre. A fine agosto comunque Hollande, Merkel e Renzi si vedranno all'Eliseo. E sia Hollande, sia Matteo Renzi, nel loro messaggio di congratulazioni alla May, hanno chiesto che il negoziato sull'addio di Londra all'Ue cominci prima possibile.