Shock, simpatia, sarcasmo e odio: Trump positivo al coronavirus, le reazioni nel mondo
La notizia che l'uomo più potente del mondo ha contratto la malattia che da mesi sta tenendo sotto scacco il pianeta ha suscitato reazioni istantanee di shock, curiosità, preoccupazione, simpatia ma anche derisione, indignazione e odio, sentimenti onnipresenti sui social media e che accompagnano quotidianamente i commenti sulla vita dell'inquilino della Casa Bianca. Eccone una rassegna.
La notizia della positività al covid del leader della più grande economia del mondo ha suscitato come era prevedibile l'immediata reazione dei mercati finanziari, aumentando l'incertezza tra gli investitori, già preoccupati per l'andamento dell'economia globale afflitta dalla pandemia, su come questa notizia potrebbe influire sulle elezioni del 3 novembre. I futures azionari statunitensi e le azioni asiatiche sono scesi sulla scia delle notizie provenienti da Washington. Anche il prezzo del petrolio è scivolato. I prezzi delle azioni in Giappone e Australia sono crollati. "Dire che questo potenzialmente potrebbe essere un grosso problema è un eufemismo", ha commentato Rabobank, "In ogni caso, ora tutto passa in secondo piano..."
Le reazioni dei leader
A seguire le reazioni dei leader mondiali connotate da preoccupazione e simpatia. "Auguro al mio amico @POTUS @realDonaldTrump e @FLOTUS un rapido recupero e buona salute", ha twittato il primo ministro indiano Narendra Modi. Il leader dell'opposizione di destra italiana Matteo Salvini ha voluto prendere subito di mira gli 'haters' di Trump twittando: "In Italia e nel mondo, chi festeggia la malattia di un uomo o di una donna, chi arriva ad augurare la morte del prossimo, si conferma quello che è: un cretino senz’anima. Un abbraccio a Melania e Donald #Trump."
Il Primo Ministro britannico Boris Johnson, ricoverato in ospedale per una settimana in aprile dopo aver contratto COVID-19, ha augurato a Trump una "rapida guarigione". "I nostri migliori auguri vanno al presidente e alla first lady, ma questo dimostra che nessuno è immune dal COVID-19 e dal prenderlo. Quindi dimostra che non importa le precauzioni, siamo tutti vulnerabili," ha detto il ministro australiano David Littleproud, vice segretario del partito conservatore.
La governatrice di Tokyo Yuriko Koike, intervenendo ad una conferenza stampa settimanale, non ha menzionato la riluttanza di Trump a indossare le maschere quando le è stato chiesto della sua infezione, ma ha voluto dire che la notizia "mi ha ricordato quanto sono diffuse le maschere in Giappone".
Le reazioni in Cina sui social media e nella stampa governativa
L'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua ha riportato la notizia così come la tv di Stato CCTV ma i leader di Pechino non hanno rilasciato commenti nell'immediatezza confermando la proverbiale prudenza nelle comunicazioni.
Il risultato positivo del test per Trump e sua moglie è stato l'argomento più ricercato in Cina su Weibo, il social media più utilizzato, e la maggior parte dei commenti sono stati beffardi o critici. Un utente scherzava in modo macabro dicendo che Trump aveva finalmente twittato qualcosa di positivo. Hu Xijin, direttore del giornale vicino al governo cinese Global Times, ha twittato in inglese che "Il presidente Trump e la first lady hanno pagato il prezzo del suo gioco d'azzardo di minimizzare il COVID-19".
Le reazioni sui media arabi e in Iran
Quasi tutti i media arabi trasmettono continuamente da stamattina immagini di Trump e Melania dopo l'annuncio dell'infezione. Al-Arabiya, il canale satellitare di proprietà saudita con sede a Dubai, ha interrotto i programmi per una lunga diretta dalla Casa Bianca. Il canale statale del Qatar Al Jazeera ha ospitato in studio quattro commentatori per discutere lo "stato di incertezza" negli Stati Uniti, mettendo in dubbio che Trump possa effettivamente guidare la campagna di rielezione e gestire il paese dalla quarantena.
La televisione di Stato iraniana ha annunciato che Trump ha il virus con una 'breaking news' illustrata da un'immagine poco lusinghiera del presidente degli Stati Uniti circondato da ciò che sembravano essere dei coronavirus giganti.
Social media in ebollizione
Sui social media la notizia ha incendiato come prevedibile gli animi, in particolare dei detrattori del presidente dando il là a una serie di congetture: Darà la colpa ai cinesi? Darà la colpa ai suoi critici e ai suoi nemici trascorrendo la quarantena twittando a tutto spiano dalla Casa Bianca? Ma anche, più seriamente: Si ammalerà gravemente, o peggio, e nel caso, cosa significherebbe per le elezioni negli Stati Uniti, una delle più combattute della storia recente?
Molti commenti sui social media sono stati all'insegna del sarcasmo: "Ecco che arriva l'occasione per lui di provare davvero la sua idea di iniettarsi disinfettante e controbattere (le accuse che fosse una fake news, ndr)" ha twittato Hiroyuki Nishimura, un imprenditore giapponese di internet, riferendosi a un'idea che Trump aveva lanciato all'inizio di quest'anno per il trattamento del virus.
Il professore di economia della Keio University Masaru Kaneko ha twittato che i leader populisti come il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente brasiliano Jair Bolsonaro "si sono infettati perché tendevano a non prendere sul serio il coronavirus. Questi due leader hanno affrontato seriamente (il virus) dopo essere stati contagiati. Gli Stati Uniti seguiranno il loro esempio?" E il sito di notizie satiriche australiane, il Betoota Advocate, ha pubblicato una storia con questo titolo: "La famiglia Trump registra più casi di trasmissione del virus che l'intero Stato del Queensland."