Siria, l'ospedale di Msf distrutto dai raid aerei. "Un attacco deliberato" (le foto)
“La distruzione dell’ospedale supportato da Msf sembra essere un attacco deliberato contro una struttura sanitaria” ha denunciato Massimiliano Rebaudengo, capomissione di Msf. “La distruzione dell’ospedale lascia una popolazione locale di circa 40.000 persone senza alcun accesso all’assistenza medica in una zona in pieno conflitto". Ieri l’ospedale di Ma’arat Al Numan è stato colpito da quattro missili in due attacchi a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, secondo la testimonianza dello staff dell’ospedale. Tra le vittime cinque pazienti, un familiare e un guardiano dell’ospedale, mentre otto membri dello staff mancano all’appello e si presume siano rimasti uccisi. Anche di altri pazienti non si hanno notizie ma al momento non se ne conosce il numero. Nell’area sono state colpite anche altre 15 case e strutture situate in zone densamente popolate.
L'ospedale di Ma'arat Al Numan, da 30 posti letto, aveva due sale operatorie, un ambulatorio e un pronto soccorso e vi lavoravano 54 persone. L'ambulatorio visitava circa 1.500 persone al mese, al pronto soccorso erano registrati una media di 1.100 ingressi al mese, mentre nelle sale operatorie erano effettuate circa 140 operazioni al mese, principalmente di chirurgia ortopedica e generale.