Siria, la tregua imperfetta. Scene di vita quotidiana ad Aleppo
Quarto giorno di tregua in Siria. Gli abitanti di Aleppo siedono nelle strade, parlano tra di loro, leggono, pregano, girano in bicicletta. Dopo cinque anni di conflitto, dal terreno siriano i segnali sono di speranza. Intanto sono arrivati ieri i primi convogli umanitari dall'inizio del cessate il fuoco, nei pressi di Damasco. 12 camion, con coperte e forniture sanitarie. L'Onu ha intenzione di portare gli aiuti, entro marzo, a quasi 2 milioni di persone nelle città sotto assedio. E il segretario di stato americano Kerry ha esortato Assad a non ostacolare l'arrivo degli aiuti. Kerry ha sottolineato che l'America e la Russia stanno verificando se ci siano effettivamente state violazioni della tregua o se gli obiettivi dei raid siano i terroristi dell'Isis e di al-Nusra, esclusi dal cessate il fuoco.
Le negoziazioni intra-siriane in programma questo mese comprenderanno gli stessi partecipanti che sono stati coinvolti nel turno precedente di colloqui, ha riferito il portavoce del Dipartimento di Stato Usa John Kirby. I prossimi colloqui, previsti a Ginevra il 7 marzo, sono però già slittati di due giorni al 9. La rappresentatività dei vari gruppi di opposizione - dai moderati ai radicali - e dei curdi è stata il punto di contesa maggiore durante i precedenti negoziati.
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