T-shirt, drink e sosia, il Vietnam si prepara all'arrivo di Donald Trump e Kim Jong-un
Grandi preparativi a Hanoi in vista del summit del 27 e 28 febbraio
Nel Quartiere Vecchio di Hanoi, gruppi di turisti e curiosi si avventurano nel labirinto di strade e bancarelle alla ricerca delle magliette del momento: quelle che riproducono i volti di Donald Trump e Kim Jong-un che hanno scelto il Vietnam come sede del loro secondo summit, il 27 e 28 febbraio. Il "creatore" Truong Thanh Duc dice di averne vendute 300 in poche ore e che con i soldi ricavati distribuirà baguette, popolarissime nell'ex colonia francese, ai poveri. "Non c'è bisogno di parlare di Trump", dice, "tutti sanno già che è un grande uomo. Bisogna piuttosto incoraggiare Kim Jong-un a abbandonare la strada della dittatura per andare incontro al suo popolo":
T-shirt a tema
Su una delle t-shirt campeggia la faccia del leader della Corea del Nord, un'altra mostra insieme Trump e Kim sopra la scritta PACE. "Ammiro molto questi due uomini", ha detto Duc. "Uno è il leader del paese tecnologicamente più avanzato del mondo e l'altro, anche se un po' "estremista", ha capito che il suo popolo è povero e adesso vuole che la sua nazione cresca e si sviluppi economicamente".
Drink, sosia e menu
Nella capitale del Vietnam, è quasi tutto pronto per il summit. I sosia "ufficiali" dei due leader sono già arrivati in città e scattano foto davanti ai monumenti stringendosi la mano. In molti quartieri sono state sistemate le strade e ridipinti i muri delle case. Un barbiere di Hanoi offre tagli di capelli gratuiti in stile Trump o Kim, mentre i bar vendono bevande denominate "Peace Negroniations" e "Kim Jong Ale". Lo chef irlandese Colin Kelly ha preparato piatti ispirati al summit per il suo ristorante Durty Bird di Hanoi. Si tratta di due hamburger, il Kim Jong Yum e il Dirty Donald, serviti con le rispettive bandierine sopra.
Carestia e sanzioni
Intanto, proprio alla vigilia del secondo faccia a faccia, la Corea del Nord ha chiesto aiuto all'Onu per fronteggiare la carenza di cibo nel Paese a causa del forte calo nella produzione di grano, riso e patate. "Il governo ha chiesto assistenza alle organizzazioni umanitarie internazionali", ha spiegato un portavoce di Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric, indicando che le agenzie dell'Onu stanno discutendo con Pyongyang come fronteggiare la situazione. Circa 10,5 milioni di nordcoreani, pari al 41% della popolazione, hanno bisogno di aiuti alimentari, secondo i dati delle Nazioni Unite. La Corea del Nord sollecita un allentamento delle sanzioni internazionali per aver interrotto i test missilistici ma gli Usa reclamano passi in avanti sul fronte della denuclearizzazione.