Terrore in Francia. Attentato nella chiesa di Notre Dame di Nizza: tre vittime, decapitata una donna
Il presidente francese Macron è arrivato a Nizza. Castex: "Massima allerta terrorismo"
Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato alla cattedrale di Nizza, teatro dell'attentato da parte di un estremista che, urlando "Allah e' grande", ha ucciso tre persone. Macron, con al fianco il sindaco della città francese Christian Estrosi, ha incontrato alcuni degli agenti di polizia intervenuti per fermare l'aggressore.
Macron: "Rafforzeremo esercito nelle strade"
"Domani saranno prese nuove misure nel Consiglio della difesa" contro il terrorismo, ha detto il presidente francese che ha annunciato il rafforzamento della presenza dell'esercito nelle strade, nell'ambito dell'operazione Sentinelle: "Passeremo dagli attuali 3 mila a 7 mila per difendere i cittadini e le istituzioni", ha aggiunto "con particolare attenzione a chiese e scuole". Il presidente ha poi rivolto un appello "all'unità e alla fermezza".
Massima allerta
Il premier, Jean Castex, ha annunciato davanti ai deputati in Assemblée Nationale, che sarà varato subito il piano "Vigipirate" di allerta antiterrorismo in tutto il paese al suo "massimo livello", quello denominato "attentato imminente". La risposta della Francia, ha detto, sarà "ferma, implacabile e immediata".
La cronaca
Tutto è iniziato intorno alle 9 del mattino dentro la basilica di Notre-Dame: la cattedrale di Nizza, che si trova sul Viale Jean Medecin (dedicato allo storico sindaco nizzardo), un vialone dove ci sono negozi, uffici e centri commerciali, che collega la stazione ferroviaria con la piazza simbolo della città, Place Massena. Tre le vittime, tra cui una donna che sarebbe stata decapitata, e un numero ancora imprecisato di feriti. L'autore del presunto attacco è stato fermato. Ferito dalla polizia accorsa sul posto, è stato trasferito in ospedale ed è ricoverato in terapia intensiva. Secondo fonti degli inquirenti, il suo nome è Brahim Aoussaoui, è un tunisino di 21 anni, sbarcato a Lampedusa a fine settembre e in Francia dai primi di ottobre.
Le vittime
Il sacrestano di Notre-Dame e due donne, una settantenne e una mamma di 30 anni, sono le vittime dell'attacco nella basilica di Nizza. Il sacrestano della cattedrale, di circa 45 anni, è stato ucciso all'interno dell'edificio. "Era un ragazzo qualunque, nel senso buono della parola: simpatico, aperto", ha raccontato Gil Florini, l'anziano sacerdote di Nizza. Di nome Vincent, era padre di due figlie e aveva lavorato a Notre-Dame di Nizza per 10 anni. La prima delle due donne uccise, di circa 70 anni, è stata trovata con la gola tagliata, "quasi decapitata", vicino all'acquasantiera della chiesa. La terza vittima è una donna di circa trent'anni, morta all'esterno della basilica dopo essere fuggita per rifugiarsi in un bar, dove è deceduta per le conseguenze delle ferite profonde alla gola. Prima di morire il suo ultimo pensiero è stato per i suoi bambini: 'Dite ai miei figli che li amo'.
Ferito l'attentatore
L'accoltellatore è stato udito gridare "Allah Akbar" mentre veniva medicato sul posto dopo essere stato ferito dalle forze dell'ordine. Lo ha riferito il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, per il quale "non c'è alcun dubbio sulla natura dell'attacco". Tutte le chiese della città sono state poste sotto sorveglianza e chiuse. Agenti della polizia nazionale stanno facendo ricerche in chiesa perché ci sono oggetti sospetti: "Speriamo di non trovare altre vittime", ha aggiunto il sindaco.
Eric Ciotti: "Killer sbarcato a Lampedusa"
Il tunisino Brahim A., il killer di Nizza, "è arrivato da pochissimo tempo da Lampedusa": lo ha twittato il deputato della regione di Nizza, Eric Ciotti, affermando di aver appena chiesto a Macron, in una riunione sul luogo dell'attentato, di "sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana".
L’assaillant de l’attentat de Nice est un tunisien arrivé il y a très peu de temps par Lampedusa.
— Eric Ciotti (@ECiotti) October 29, 2020
Avec la crise sanitaire et sécuritaire, plus aucune entrée ne doit être tolérée !
Suspendons toutes les procédures d’asile et la délivrance de visa depuis les pays à risque !
La notizia sembra confermata da fonti degli apparati di sicurezza secondo cui proprio a Lampedusa sarebbe avvenuta la prima registrazione dell'uomo. Il killer sarebbe arrivato in Italia il 20 settembre e il successivo 9 ottobre sarebbe stato trasferito in un Centro per migranti a Bari, dopo la quarantena obbligatoria per tutti coloro che sbarcano. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino nel nostro paese. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all'uomo di lasciare il Centro.
Altri arresti in Francia
Non trova conferme, invece, almeno al momento, l'indiscrezione su un secondo uomo in fuga. Non sembrano esserci collegamenti diretti neppure con l'incidente avvenuto circa un'ora e mezza dopo ad Avignone, dove un sospetto in possesso di una pistola ha minacciato la polizia nazionale nel distretto di Montfavet. L'uomo è stato ucciso per non avere obbedito all'ordine di fermarsi, nelle stesse drammatiche ore in cui a migliaia di chilometri di distanza, nella capitale saudita Gedda, un cittadino locale è stato arrestato per avere aggredito una guardia di sicurezza del consolato francese.
Un uomo è stato arrestato verso le 13 fuori da una chiesa a Sartrouville, a nord di Parigi, perché minacciava di "fare come a Nizza". Lo riporta il quotidiano Le Parisien. L'individuo, di cui l'identità non e' ancora stata resa nota, avrebbe detto a suo padre prima di lasciare la casa di voler "fare come a Nizza", subito dopo l'attacco terroristico alla cattedrale della città nel sud del Paese. Secondo quanto riferito, il padre ha immediatamente avvertito la polizia, che si è recata rapidamente sul posto. L'uomo è stato fermato a bordo della propria auto vicino alla chiesa di Saint-Martin. Aveva con se' un coltello.
A Lione è stato arrestato un afghano, nato nel 1994 e noto ai servizi di sicurezza, armato di un coltello lungo 30 centimetri. Il fermo è avvenuto nella stessa via della città francese dove lo scorso anno l'esplosione di una bomba artigianale aveva ferito 13 persone.
Unità di crisi
A Beauveau, sede del ministero dell'Interno, il presidente Emmanuel Macron, presiede la riunione della cellula di crisi immediatamente attivata dal premier Jean Castex e dal ministro dell'Interno Gerard Darmanin: i due hanno interrotto improvvisamente la loro partecipazione all'illustrazione in Parlamento del nuovo lockdown annunciato ieri. L'Assemblea Nazionale (la Camera bassa in cui si stava svolgendo il dibattito) ha osservato un minuto di silenzio. Macron a fine mattinata si recherà sul luogo dell'attentato.
Inchiesta in corso
Pochi giorni dopo la decapitazione del professore Samuel Paty, "reo" di aver mostrato in classe le vignette satiriche di Charlie Hebdo su Maometto, la Francia - alla vigilia di un altro lockdown per l'emergenza Covid - ritorna nell'incubo del terrorismo islamista. La procura antiterrorismo francese ha avviato un'inchiesta per i fatti di Nizza per "omicidio e tentato omicidio in relazione a un'impresa terroristica e associazione a delinquere di stampo terroristico".
Campane a morto
Le campane di tutte le chiese di Francia hanno suonato all'unisono alle 15 in segno di lutto dopo l'attentato di Nizza.
🔴La Cathédrale Notre-Dame de Paris (@notredameparis) sonne en hommage aux victimes de l'attaque de Nice. #Attentat #NotreDame #Paris #NotreDameDeNice #France pic.twitter.com/B7f4siU4zb
— Charles Baudry (@CharlesBaudry) October 29, 2020
Ue: "Tutta l'Europa è con voi"
Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha sollecitato l'unità degli europei "contro chi diffonde l'odio" e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel ha espresso solidarietà alla Francia e ai francesi: "Tutta l'Europa è con voi", ha scritto su Twitter. "Condanno l'odioso e brutale attacco avvenuto a Nizza, sono con tutto il cuore vicina alla Francia. I miei pensieri vanno alle vittime di questo atto odioso. L'Europa intera è solidale con la Francia. Restiamo unito e determinati di fronte a barbarie e fanatismo". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Consiglio culto musulmano chiede chiusura delle moschee
Il Consiglio francese del culto musulmano ha condannato fermamente l'accaduto e invitato a cancellare i festeggiamenti per il compleanno del profeta. Il presidente, Mohammed Moussaoui, ha chiesto - intervenendo su France.info - la chiusura delle moschee: "Chiederò di chiudere i luoghi di culto questa sera, anche se il ministro dell'Interno ieri aveva deciso di lasciare cattolici e musulmani festeggiare le loro ricorrenze iniziando il confinamento da lunedì", ha dichiarato. "I musulmani di Francia devono sentirsi feriti, inorriditi da questi atti rivendicati nel nome della religione musulmana".
Conte: "Nous Sommes Unis!"
"Il vile attacco che si è consumato a Nizza non scalfisce il fronte comune a difesa dei valori di libertà e pace. Le nostre certezze sono più forti di fanatismo, odio e terrore. Ci stringiamo ai familiari delle vittime e ai nostri fratelli francesi". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, concludendo con una frase in francese: "Nous Sommes Unis!" (siamo uniti).
Nizza blindata
A Nizza, intanto, il quartiere della cattedrale è chiuso al traffico e deserto: negozianti e impiegati degli uffici restano al loro posto di lavoro. Ma "la rabbia in Francia sta montando: da giorni si avvertiva qui a Nizza un'esasperazione palpabile", ha raccontato un testimone. "Mi sono rintanato dentro l'ufficio perché vedevo la gente correre. Ho sentito sette colpi d'arma da fuoco e ho avuto molta paura", ha proseguito Fabrice Viriglio, proprietario di un'agenzia assicurazione accanto alla cattedrale di Nizza.
Nizza fu teatro il 14 luglio del 2016 di un terrificante attentato: un camion di consegne si lanciò contro la folla che partecipava alle celebrazioni della festa nazionale sul Lungomare, la celebre Promenade des Anglais. Il bilancio fu tragico: 84 morti. "Dobbiamo applicare il pugno duro. Non se ne puo' piu'. Ci vuole il pugno duro, va sconfitto il nemico: l'islamofascismo", ha attaccato il sindaco Estrosi. Pochi giorni fa a Parigi, era stato decapitato il professore di storia Samuel Paty. Aveva mostrato in classe le vignette su Maometto.