Usa: la vittoria dei Sioux, bocciato il percorso dell'oleodotto
Il genio militare americano ha bocciato l'attuale percorso previsto per l'oleodotto in Nord Dakota, contro cui da mesi i nativi americani si stanno battendo.
Gli indiani Sioux che da mesi combattono contro la costruzione di un oleodotto nella loro riserva in North Dakota, hanno vinto. Il corpo dei genieri dell'esercito, che formalmente è proprietario del terreno, ha reso noto che non autorizza la costruzione dell'oleodotto sull'attuale tracciato previsto dalla società Dakota Access Pipeline, che prevedeva di passare sotto il lago Ohare. Lo ha reso noto il sottosegretario dell'esercito per le Costruzioni Civili, Jo-Ellen Darcy. Ora sarà definito un tracciato alternativo rispetto all'attuale che passava a soli 800 metri dalla riserva.
Accanto ai Sioux si erano schierate altre tribù e da ultimo 3.500 veterani delle forze armate guidati dal figlio del generale Wessley Clark, ex comandante Nato in Kosovo negli anni '90.
Il primo ad esultare insieme ai nativi l'ex candidato alla Casa Bianca Bernie Sanders, fin dalla prima ora al fianco della battaglia del popolo dei Sioux: "Nel 2016 non si può continuare a calpestare la sovranità dei nativi americani. E non dovremmo continuare ad essere dipendenti dai combustibili fossili".