Usa, picco di truffe legate al Coronavirus, denunce per 6 mln di dollari. Un vademecum per evitarle
Gli specialisti delle truffe online tentano di sfruttare la pandemia di Covid-19 per mettere a segno nuovi colpi. L'allarme parte dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Associated Press ha raccolto le indicazioni delle agenzie in difesa dei consumatori stilando una serie di consigli di base utili anche dalle nostre parti per fiutare le trappole.
Le organizzazioni in difesa dei consumatori, storicamente molto agguerrite negli Usa, e le autorità di controllo segnalano un'ondata di denunce di truffe rivolte a persone che, nel clima di paura della diffusione della malattia o nella difficoltà economica a causa della perdita del lavoro, cadono nelle trappole tese da delinquenti senza scrupoli.
Tra le truffe più segnalate la richiesta di "investimenti" in cure fasulle per il Covid-19 o il pagamento anticipato per test a domicilio inesistenti, la vendita di falsi dispositivi di protezione e la carta igienica venduta a prezzi esorbitanti e che non arriva mai. Altri truffatori offrono "aiuto" per trovare un nuovo lavoro o ottenere rapidamente assegni federali di sostegno, basta fornire il numero di un conto bancario, il codice di previdenza sociale o pagare salate commissioni anticipate...
La Federal Trade Commission (FTC) riporta che fino al 31 marzo gli americani hanno presentato domande di risarcimento per frodi collegate all'epidemia di coronavirus per un totale di quasi 6 milioni di dollari. Kathy Stokes, responsabile del programma di prevenzione delle frodi di AARP (un'associazione di pensionati), osserva "un picco significativo nelle segnalazioni" alla sua rete di sorveglianza sulle truffe.
Il Better Business Bureau (BBB), che offre consulenza nel campo, sta ricevendo così tante segnalazioni che ha implementato una categoria COVID-19 nel suo algoritmo di tracciamento delle frodi. "Danno la caccia alle persone disperate" molte delle quali sono sole, denuncia la portavoce nazionale di BBB Katherine Hutt. Circa un terzo delle persone che hanno contattato l'agenzia hanno perso denaro, alcune di queste, centinaia di dollari, il resto ha inoltrato la segnalazione per mettere in guardia il pubblico.
Per evitare di essere ingannati, avvertono queste agenzie - e sono consigli validi anche di qua dall'oceano Atlantico in un mondo globalizzato e connesso nonostante il virus - occorre essere oltremodo scettici. Non abboccare a offerte che suonano troppo belle per essere vere. Occorre essere cauti e indagare o chiedere consiglio a fonti fidate.
Ecco una lista di suggerimenti di base validi in ogni luogo e in ogni momento ma ancora più utili in questo frangente eccezionale:
1) Non rispondere al telefono a meno che non si conosca il chiamante.
2) Se risponde un robocall ci viene chiesto di premere un numero per i dettagli su un'offerta, non farlo. È probabilmente una truffa.
3) Attenzione alle chiamate che si identificano come agenzie o uffici che invitano a chiamare un numero per ricevere denaro. In questi casi è meglio chiudere e controllare autonomamente il numero dell'agenzia o dell'ufficio. "La maggior parte di queste sono truffe di phishing che cercano di ottenere informazioni personali o finanziarie o farti pagare una commissione," spiega ad Associated Press Paul Rodriguez, direttore della divisione Tutela dei consumatori del New Jersey
4) Valuta la fonte. Le agenzie governative o gli uffici contattano generalmente le persone per posta, NON per telefono, messaggi, social media o e-mail.
5) Non abboccare alle offerte di farmaci o integratori alimentari per curare o prevenire l'infezione da coronavirus o i kit di test a domicilio. Non esistono, e la prima volta che sentirai parlare diqualcosa di reale non sarà da uno sconosciuto ma da informazioni ufficiali. La ricerca di un trattamento è in corso ma l'eventuale farmaco non sarà disponibile ancora per molto tempo.
6) Non ti fidare automaticamente di email e messaggi che sembrano provenire da amici o da parenti, in cui ti si chiede di acquistare buoni regalo in negozi di terze parti a cui il presunto parente o amico dice che inoltrerà i dati della tua carta di credito.
7) Non inviare denaro a qualcuno che non hai mai incontrato, in particolare tramite, carte di debito o buoni regalo che non sono sicuri o tracciabili. Non fornire informazioni alle persone che ti contattano e non cliccare su collegamenti esterni in email provenienti da persone sconosciute che potrebbero inoculare malware sul tuo computer per carpire password e informazioni finanziarie.
8) Metti in dubbio la veridicità di e-mail e annunci online con offerte di disinfettante per le mani difficile da trovare, guanti e maschere sterili. Molte persone hanno riferito di aver pagato tramite carta di credito, ma di non ha mai ricevuto gli articoli e che il venditore è poi scomparso nel nulla. A meno che tu non abbia precedentemente già fatto affari con un'azienda, controlla il suo sito Web e le eventuali recensioni, cerca prove del fatto che sia effettivamente in attività almeno da un po' di tempo e un numero di telefono funzionante.
9) Controlla le richieste di beneficenza e le campagne di 'crowdfunding' da parte di organizzazioni che non conosci. Se un "ente di beneficenza" richiede denaro, cerca una conferma autonoma dell'esistenza del soggetto e della sua credibilità. Negli Stati Uniti esistono siti come Charity Navigator, che monitorano il modo in cui le organizzazioni di beneficenza spendono i denari raccolti.