Dissidenti cubani, arresti prima dell'arrivo di Obama
Era iniziata male all'Avana la visita di Barack Obama. Prima dell'arrivo del presidente degli Stati Uniti "una cinquantina" di dissidenti erano stati arrestati "in modo violento" durante una marcia di protesta. A denunciare gli arresti sono stati gli stessi dissidenti. Tra le persone bloccate ci sono alcune donne delle 'Damas de Blanco' guidate da Berta Soler, oltre all'artista plastico Danilo Maldonado ("El Sexto") e Antonio Rodiles, il quale ha così spiegato le modalità dell'arresto: "Ci hanno picchiato duro", ha sottolineato. Il gruppo è stato fermato all'uscita della messa nella chiesa di Santa Rita all'Avana, in una delle tante manifestazioni di protesta organizzate di domenica in domenica, ormai da molti mesi, dalle "Damas", organismo che raccoglie mogli o familiari di detenuti politici, vincitore nel 2005 del premio Sakharov dell'Europarlamento per i diritti umani. Subito dopo essere uscito dalla chiesa il gruppo è stato bloccato da una contro-manifestazione a favore del governo, e da agenti della sicurezza. In genere le persone fermate in queste proteste vengono rilasciate nelle ore successive. Non è d'altro lato la prima volta che ci sono tensioni e arresti durante una marcia di protesta all'Avana, e di certo non sarà l'ultima. Da giorni, proprio per la visita di Obama, "le brigate del ministero della Salute hanno portato via dalle strade i medicanti, trasferiti nelle strutture sanitarie pubbliche", ha sottolineato il sito 14ymedio della blogger e dissidente Yoani Sanchez. Altre fonti denunciano quello che definiscono senza mezzi termini una "pulizia sociale" nelle strade della capitale da parte delle autorità, politica portata a termine anche in occasione di altre visite: non solo nei confronti dei mendicanti, ma anche - viene precisato - di malati mentali o delle persone trovate a deambulare per le strade.