La protesta dei migranti contro il nuovo muro tra Grecia e Macedonia
La Macedonia ha iniziato la costruzione di un muro al confine meridionale con la Grecia per fermare il flusso di migranti. L'ex repubblica jugoslava diventa così il terzo paese di transito lungo la rotta balcanica - dopo Ungheria e Slovenia - a costruire un muro alle frontiere per bloccare l'arrivo dei rifugiati diretti in Austria e Germania. La polizia macedone ha impedito l'ingresso nel paese ai migranti economici e nelle ultime settimane ha consentito l'accesso solo ai rifugiati provenienti dalla Siria, Afghanistan e Iraq. In questi mesi, migliaia di migranti hanno tentato di entrare nel Paese con atti di protesta come sdraiarsi sui binari, cucirsi la bocca o fare lo sciopero della fame.
A centinaia infatti sono bloccati da giorni nella "terra di nessuno" per la decisione delle autorità di Skopje, adottata dopo quelle analoghe prese da Slovenia, Croazia e Serbia. Dopo gli scontri di ieri sera fra migranti e polizia macedone, è stato disposto l'invio di ulteriori reparti di agenti alla frontiera con la Grecia.