Torture Cia, da Guantanamo ad Abu Ghraib gli interrogatori non convenzionali degli Usa
È di 6.300 pagine il rapporto sulle torture della Cia che critica le «tecniche non convenzionali» utilizzate prima del 2009. Da Guantanamo, nella base navale nella baia di Cuba ad Abu Ghraib in Iraq, passando per la prigione di Bagram in Afghanistan, sono stati analizzati i "comportamenti" che gli agenti avrebbero praticato per estorcere informazioni ai detenuti. Quando Obama si insediò alla Casa Bianca, nel 2009, chiese il divieto sull'utilizzo di metodi come il waterboarding, una forma di tortura che simula l'annegamento che consiste nell'immobilizzare un individuo in modo che i piedi si trovino più in alto della testa e versargli acqua sulla faccia coperta da un panno. Non solo, a finire sotto accusa anche le pratiche delle torture - alcune documentate e presenti in queste foto - utilizzate nelle prigioni irachene e afghane.