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MONDO

L'allarme dell'Agenzia ONU

8 marzo, Unhcr: pandemia minaccia vita e diritti delle rifugiate

"Stiamo assistendo a un aumento estremamente preoccupante di segnalazioni di violenza di genere, inclusi casi di violenza domestica, matrimoni forzati, lavoro minorile e gravidanze adolescenziali", ha detto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi

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L'impatto della pandemia di Covid-19 sta minacciando la vita ed i diritti delle donne e delle ragazze rifugiate, sfollate e apolidi. A lanciare l'allarme è l'Unhcr, Agenzia Onu per i Rifugiati, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. 

"L'impatto socio-economico senza precedenti della pandemia sta mettendo a repentaglio molte vite. Stiamo assistendo a un aumento estremamente preoccupante di segnalazioni di violenza di genere, inclusi casi di violenza domestica, matrimoni forzati, lavoro minorile e gravidanze adolescenziali", ha detto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi.

Secondo Grandi,  "la comunità internazionale deve fare un passo in avanti e aiutare a proteggere i diritti delle donne e delle ragazze costrette alla fuga e apolidi. Questo implica il sostegno ai programmi umanitari che combattono la disuguaglianza di genere, compresa la violenza di genere, e anche l'ampliamento dei programmi di istruzione e delle iniziative professionali e di autosufficienza. Tali iniziative devono anche essere incluse nei pacchetti di sostegno socio-economico che i governi stanno progettando e attuando".

A giudizio dell'Unhcr, "nonostante l'impatto della pandemia di COVID-19 che alimenta le disuguaglianze di genere ed aumenta i rischi di violenza contro le donne e le ragazze, i programmi di prevenzione e risposta sono ancora gravemente sotto finanziati" ed è per questo che "esorta i governi a prestare urgentemente attenzione a questi rischi e a sostenere il pieno coinvolgimento e la leadership delle donne rifugiate, sfollate e apolidi nei piani di risposta e recupero".
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