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MONDO

Airbus russo

Aereo precipitato in Sinai, stampa russa: "C'è stato un tradimento nei servizi segreti egiziani"

Secondo il quotidiano Kommersant la tragedia è stata causata da un tradimento interno ai servizi del Cairo: "Prima del decollo persone sconosciute sono entrate nell'aereo". La Gran Bretagna continua a sostenere l'ipotesi terrorirmo mentre i media egiziani accusano: "In atto cospirazione occidentale contro l'Egitto"

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La catastrofe dell'aereo russo precipitato in Sinai il 31 ottobre scorso è la conseguenza di un tradimento all'interno dei servizi speciali egiziani: lo scrive il quotidiano russo Kommersant citando fonti autorevoli delle strutture statali russe. Il quotidiano sostiene che si stanno verificando le informazioni secondo cui ''prima del decollo per motivi ignoti persone sconosciute avevano accesso all'aereo''.

Intanto la Gran Bretagna continua a sostenere l'ipotesi terrorismo. "È altamente probabile che un membro o un simpatizzante dell'Isis abbia piazzato una bomba a bordo dell'Airbus russo", ha detto il capo della diplomazia britannica, Philip Hammond. "Tuttavia, non voglio dire che si è trattato di un attacco diretto dal quartier generale dell'Isis in Siria. Può essere che sia stato un individuo ispirato dall'Isis, che si è autoradicalizzato ed ha agito a nome dell'Isis senza che il gruppo lo abbia guidato".

In Egitto prende invece sempre più piede l'ipotesi della "cospirazione occidentale". Per la stampa del Cairo è in atto una vera cospirazione contro il turismo e l'economia dell'Egitto, vista l'insistenza di Stati Uniti e Gran Bretagna nel sostenere che a far precipitare l'aereo russo sia stata l'esplosione di una bomba nella stiva. Secondo i giornali, ma anche le tv e i siti Internet egiziani, la limitazione di voli occidentali verso l'Egitto non riguarda solo questioni di sicurezza, ma è un tentativo di indebolire il Paese o per impedire che il presidente Abdel Fattah al-Sisi lo rafforzi. 
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