MONDO
Il mistero del volo MH370
Aereo scomparso, individuati dai satelliti altri 300 oggetti. Primi risarcimenti alle famiglie
Immagini fornite dalla Thailandia mostrano altri oggetti galleggianti nell'Oceano Indiano. Intanto sul campo le cattive condizioni meteo obbligano le autorità a fermare le ricerche. Si riprenderà quando ci sarà un miglioramento. Dalle compagnie assicurative cinesi primi risarcimenti ai familiari di chi si trovava a bordo
Perth (Australia)
Un altro giorno senza risposte definitive sulla sorte del Boeing 777 della Malaysia Airlines, ma nuovi elementi avvalorano la pista che porta nell'Oceano Indiano meridionale. Un satellite thailandese ha avvistato altri 300 oggetti galleggianti che potrebbero essere resti dell'aereo. Sul campo intanto vento forte, mare mosso e visibilità vicina allo zero hanno costretto i soccorritori ad interrompere le ricerche.
Oggetti grandi da due a 15 metri
Le nuove immagini satellitari riguardano un'area a 200 km a sud-ovest da quella dove si è cercato negli ultimi giorni e dove si presume che il volo MH370 possa essere precipitato con 239 persone a bordo. Sono già state trasmesse alle autorità della Malaysia, che coordinano le ricerche. Secondo Anond Snidvongs, direttore dell'agenzia pubblica Gistda, gli oggetti misurano da due a 15 metri.
A caccia degli oggetti galleggianti
Ieri era stato reso noto che delle immagini satellitari francesi avevano mostrato altri 122 oggetti galleggianti in un’area di 400 chilometri quadrati. La caccia però è stata sospesa a causa delle condizioni meteo avverse. Alle ricerche partecipano 5 navi e 11 aerei. Questi ultimi riprenderanno il volo non appena ci sarà un miglioramento.
Primi risarcimenti alle famiglie
Se gli oggetti galleggianti venissero identificati come resti dell’aereo scomparso l’8 marzo, prenderebbe il via la seconda fase delle operazioni, cioè la ricerca della scatola nera. Individuarla potrebbe essere fondamentale per avere risposte su cosa sia accaduto al velivolo. Intanto, dopo che il primo ministro malese ha annunciato che il Boeing è precipitato in mare, le compagnie assicurative cinesi hanno cominciato a pagare i risarcimenti ai familiari delle presunte vittime. China Life, la più grande compagnia assicurativa cinese, ha già versato 4,17 milioni di yuan (circa 500mila euro) alle famiglie di sette passeggeri. La società aveva 32 assicurati a bordo e potrebbe dover pagare ancora circa nove milioni di yuan, cioè poco più di un milione di euro.
Oggetti grandi da due a 15 metri
Le nuove immagini satellitari riguardano un'area a 200 km a sud-ovest da quella dove si è cercato negli ultimi giorni e dove si presume che il volo MH370 possa essere precipitato con 239 persone a bordo. Sono già state trasmesse alle autorità della Malaysia, che coordinano le ricerche. Secondo Anond Snidvongs, direttore dell'agenzia pubblica Gistda, gli oggetti misurano da due a 15 metri.
A caccia degli oggetti galleggianti
Ieri era stato reso noto che delle immagini satellitari francesi avevano mostrato altri 122 oggetti galleggianti in un’area di 400 chilometri quadrati. La caccia però è stata sospesa a causa delle condizioni meteo avverse. Alle ricerche partecipano 5 navi e 11 aerei. Questi ultimi riprenderanno il volo non appena ci sarà un miglioramento.
Primi risarcimenti alle famiglie
Se gli oggetti galleggianti venissero identificati come resti dell’aereo scomparso l’8 marzo, prenderebbe il via la seconda fase delle operazioni, cioè la ricerca della scatola nera. Individuarla potrebbe essere fondamentale per avere risposte su cosa sia accaduto al velivolo. Intanto, dopo che il primo ministro malese ha annunciato che il Boeing è precipitato in mare, le compagnie assicurative cinesi hanno cominciato a pagare i risarcimenti ai familiari delle presunte vittime. China Life, la più grande compagnia assicurativa cinese, ha già versato 4,17 milioni di yuan (circa 500mila euro) alle famiglie di sette passeggeri. La società aveva 32 assicurati a bordo e potrebbe dover pagare ancora circa nove milioni di yuan, cioè poco più di un milione di euro.