MONDO
La lunga strada verso la pace
Afghanistan, Kabul frena sull'accordo di pace e lo scambio di detenuti
Prolungata la tregua dei sette giorni, ma il negoziato tra il governo afgano e i talebani appare in salita all'indomani della firma dell'accordo tra Stati Uniti e fondamentalisti islamici a Doha
La "riduzione della violenza" riguardava la settimana che ha preceduto la firma a Doha ieri dello storico accordo tra talebani e Usa che prevede il ritiro entro 14 mesi di tutte le truppe straniere dall'Afghanistan a patto che i talebani rispettino una serie di impegni e avviino negoziati con Kabul per un accordo di pace complessivo.
"La riduzione della violenza continuerà con l'obiettivo di raggiungere un pieno cessate il fuoco", ha dichiarato Ghani, "il generale americano Scott Miller (comandante delle truppe straniere in Afghanistan, ndr) ha detto ai talebani di attenervisi e e ci si attende che prosegua".
Gli accordi di Doha sono stati raggiunti dalle delegazioni di Stati Uniti e talebani, guidate dall'inviato della Casa Bianca Zalmay Khalilzad e dal mullah Baradar. Sono una prima intesa, a oltre 18 anni dall'intervento americano dopo gli attentati dell'11 settembre. Tra i punti cruciali c'è proprio lo scambio di prigionieri: i talebani ne dovrebbero rilasciare un migliaio e il governo afghano dovrebbe rimettere in libertà 5mila talebani. Le parole di Ghani, già nel mirino in patria per le accuse di brogli nella sua rielezione annunciata la settimana scorsa dopo mesi di attesa, fanno capire quanto sia ancora lunga la strada verso la pace in Afghanistan.