ITALIA
Il Capo dello Stato e il premier ai funerali
Amatrice, l'ultimo saluto alle vittime del terremoto
Le esequie solenni nella tensostruttura montata ad Amatrice. Le procure sono partite con le indagini su decine di appalti per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Le ipotesi sono false certificazioni antisismiche e lavori mai effettuati
I funerali delle vittime del #terremoto si terranno ad Amatrice come chiedono il sindaco e la comunità locale. E come è giusto!
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 29 agosto 2016
Le salme tornano ad Amatrice
E' stato particolarmente straziante il momento in cui sono arrivate nel tendone ad Amatrice le bare bianche. I familiari si sono abbracciati e si sono inginocchiate davanti ai piccoli feretri. Dalle 18, quindi, si svolgono le solenni esequie presiedute da monsignor Domenico Pompili alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il rito ha avuto inizio con la lettura dei nomi delle 37 vittime. Sono invece 28 le bare presenti nella struttura, due quelle bianche dei più piccoli. L'ingresso è stato prioritariamente garantito, oltre che alle autorità, a tutti i parenti delle vittime e ai residenti di Amatrice e Accumoli.
#funerali #terremoto #Amatrice l'arrivo dei feretri per i #funeralidistato sotto la pioggia @RaiNews pic.twitter.com/KBuOw7gnei
— Isabella Romano (@IsabiRomano) 30 agosto 2016
Le inchieste delle procure. Ipotesi, false certificazioni antisismiche e lavori mai effettuati
Terminata la prima fase dell'emergenza del terremoto, ora le procure inizieranno ad indagare su decine di appalti per la messa in sicurezza degli edifici pubblici. Le ipotesi sono false certificazioni antisismiche e lavori mai effettuati. Già partiti i sequestri degli edifici crollati nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla procura di Rieti dopo il sisma che ha devastato Amatrice e altri centri. Tra gli stabili a cui saranno posti i sigilli anche la scuola Capranica di Amatrice. La procura di Rieti al più presto potrebbe iniziare a sentire tecnici comunali e amministratori, in primis i sindaci di Accumoli e di Amatrice. Dopo il terremoto dell'Aquila nel 2009 la provincia di Rieti ha ricevuto 84 milioni di euro per la ricostruzione e a questa somma si sono aggiunti trasferimenti dello Stato, progetti finanziati dalla Regione e aiuti della Chiesa. Eppure nella notte del 24 agosto le scosse telluriche hanno raso al suolo case, chiese ed edifici pubblici. Il deputato Pd, Fabio Melilli, ex subcommissario per la ricostruzione delle province del Centro Italia dopo il terremoto dell'Umbria del 1997, in un'intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato che "in questi giorni si è dato per scontato che tutti gli edifici pubblici fossero adeguati ai criteri antisismici, invece non lo è nessuno". Il comando provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, in relazione all'inchiesta aperta dalla Procura: "stiamo raccogliendo gli elementi per verificare se vi siano estremi di reato legati ai crolli e alle lesioni delle strutture pubbliche di Arquata del Tronto. Ma le indagini sono ancora nella fase iniziale".
Ospedale Amandola, inagibilità confermata. Regione: chiusura? 'voci assurde'
Nelle Marche è stato evacuato l'ospedale Amendola perchè inagibile e i pazienti sono stati trasferiti sin dalle prime ore. Subito dopo sono partiti i controlli. I dipendenti sono stati temporaneamente ricollocati nelle strutture dove sono stati ricoverati i pazienti di Amandola. Sulla parte della struttura ancora agibile resterà in loco il personale per gestire la continuità assistenziale, la potes (il punto di primo intervento), la radiologia per il primo intervento, il punto prelievi, prestazioni di prenotazione e di cassa e i servizi veterinari. La Regione intanto ha rassicurato i dipendenti dell'ospedale: ''risultano assurde le voci di chiusura del nosocomio visto che le attività stanno continuando nella parte non danneggiata dal sisma''.
Primo incontro operativo ad Arquata tra Protezione civile e Regione
Questa mattina si è svolto, al Com di Arquata del Tronto, un incontro operativo per affrontare le fasi cruciali della post emergenza con il direttore della Protezione civile Fabrizio Curcio, la direttrice delle emergenze Postiglione e il sindaco di Arquata. ''La tempestività dell'incontro è data dalla necessità di approntare le scelte per la sistemazione della popolazione che non potrà restare che per poco tempo nelle tende date le basse temperature notturne'', spiega la Regione Marche. Intanto il Dipartimento ha avviato una ricognizione per stilare gli elenchi di coloro che sono rimasti senza casa. "Se si sistemeranno autonomamente riceveranno il contributo di 600 euro per nucleo familiare oppure potranno optare per altre tipologie di alloggio", ha affermato Curcio.
Per la diocesi di Camerino, gran parte delle 486 chiese sono danneggiate
Il direttore dell'Ufficio diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, Luca Maria Cristini, ha detto che "gran parte delle 486 chiese dell'arcidiocesi risultano danneggiate anche solo negli apparati decorativi". I territori fortemente compromessi, ha spiegato ancora Cristini sono "Camerino, San Ginesio, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso, Caldarola, Sarnano, Macereto, Castello di Lanciano di Castelraimondo, San Severino Marche. Il Museo diocesano di Visso è in grave condizione di rischio per il pericolo di crollo del massiccio campanile a vela della chiesa di sant'Agostino, che lo ospita".
Rinviata a data da destinarsi la partita Ascoli-Cesena per verifiche allo stadio
In via precauzionale è stato deciso che Ascoli-Cesena, in programma domenica prossima nello stadio ascolano, non si giocherà perché occorrono urgenti verifiche statiche allo stadio Del Duca di Ascoli Piceno. Così ha stabilito la commissione pubblici spettacoli riunitasi oggi presso la Prefettura di Ascoli. La partita è rinviata a data da destinarsi. Le verifiche statiche avranno luogo da domani fino ai primi giorni della prossima settimana.