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POLITICA

Affluenza in calo

Comunali: M5s fuori dai principali ballottaggi, l'Italia tra bipolarismo e frammentazione

Solo tre eletti al primo turno

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Il voto delle elezioni amministrative punisce il Movimento cinque stelle che resta fuori dai ballottaggi in tutti i capoluoghi di regione e nelle grandi città. L'Italia a questa tornata di amministrative si riscopre bipolare, ma rimane una forte frammentazione. L'affluenza è stata del 60,07%, in calo rispetto al 66,85% delle precedenti consultazioni.

Nei principali centri, sono eletti al primo turno solo in tre: per il centrosinistra Orlando a Palermo e Borgna a Cuneo, mentre il centrodestra vince a Frosinone con Ottaviani. Sfiora il successo a Gorizia il candidato del centrodestra, Ziberna, con il 49,8%. Il ballottaggio del 25 giugno riguarderà dunque 22 capoluoghi.

Pd al 16,6% e M5S al 9% con la Lega al 7,8% che vale il primato nel centrodestra a scapito di Forza Italia (7%), secondo partito di quello schieramento. E' la fotografia del riepilogo dei voti di lista espressi in 142 Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti nelle Regioni a Statuto ordinario. Dati che ridisegnano gli equilibri del quadro politico nazionale. Ecco il quadro complessivo: Pd 16,6%; altri partiti di centrosinistra 20,2%; partiti di sinistra 6,9%; partiti di centro 4,1%; Forza Italia 7%; altri partiti di centrodestra 16,9%; Lega Nord 7,8%; Fratelli d'Italia 2,5%; Movimento 5 stelle 9%; liste civiche 6,7%; altri 2,4%. (YouTrend per Agi).

Il segretario del Pd, Renzi, commenta così: "Buoni i dati delle amministrative, adesso avanti per i ballottaggi. In bocca al lupo ai sindaci già eletti. Il giorno dopo delle elezioni solitamente si fanno tante analisi, chiacchiere e discussioni, come è perfino naturale. Noi oggi abbiamo fatto una scelta diversa. Con il presidente del Lazio Nicola Zingaretti abbiamo preso una macchina e siamo saliti ad Accumoli e Amatrice per fare il punto sui cantieri. Senza dirlo ai giornali, senza dirlo a nessuno". Non fa analisi, va nei luoghi del terremoto "perché avevamo promesso che saremmo stati vicini a questi nostri connazionali anche a telecamere spente. Ed è quello che stiamo continuando a fare. In questi luoghi bisogna andare il giorno dopo le elezioni, non in campagna elettorale. E continuare a lavorare, passo dopo passo, perché la vita riparta davvero. Avanti, insieme".

Il leader del M5s, Beppe Grillo, dopo un lungo silenzio, dice che "utti gongolano, esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul ritorno del bipolarismo, sulla debacle del Movimento, sulla fine dei Grillini. L'hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada". "A settembre avremo il candidato premier" ribadisce sul blog, ricordando che "dopo ci saranno le politiche e l'obiettivo è andare al governo". "Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L'importante è non mollare mai", aggiunge.

 "Il risultato del voto è rilevante: nonostante il maggiore radicamento storico del PD alle amministrative, dimostrato dal grande numero di sindaci uscenti, il centro-destra si dimostra fortemente competitivo ovunque, e - oltre alla vittoria al primo turno a Frosinone - partecipa ai ballottaggi praticamente in tutti i comuni capoluogo, nella maggior parte dei casi con buone possibilità di vittoria". Così in una nota Silvio Berlusconi. "Si tratta di amministrative, molto condizionate da fattori locali - prosegue il leader di Fi - quindi è saggio non trarne indicazioni affrettate a livello politico generale. Il calo del M5S dimostra che non sono considerati una forza di governo credibile. Tuttavia è un risultato dal quale sarebbe sbagliato trarre conclusioni affrettate per quanto riguarda le prossime elezioni politiche. Il M5S rimane una forza temibile, che sarebbe miope sottovalutare". "Nella gran parte delle città i candidati sindaco che approdano al ballottaggio ottengono risultati inferiori al 40%. Questo significa che l'elettorato continua ad essere frammentato e che questi dati riprodotti su scala nazionale non autorizzano affatto, come alcuni commentatori fanno troppo frettolosamente, a parlare di avvenuto ritorno al bipolarismo".

"I risultati del voto dicono che il centrodestra unito funziona", commenta il leader del Carroccio, Salvini. E la Lega Nord sta lavorando perché questo modello si replichi anche a eventuali politiche anticipate. Quando si tornerà a votare "faremo di tutto per una coalizione più compatta possibile". Per questo fa un appello a Silvio Berlusconi sulla legge elettorale: "Se  vuole l'unità del centrodestra, dovrebbe scegliere il maggioritario".
 

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