La manifestazione nazionale #futuroallavoro
ArcelorMittal e crisi industriali, metalmeccanici in piazza a Roma
Landini: "I lavoratori hanno diritto a vivere dignitosamente". Furlan: mobilitazione finché non avremo risposte. Barbagallo: serve un patto per il lavoro. Sciopero ArcelorMittal, adesioni al 90%
Protesta dei metalmeccanici a Roma in Piazza Santi Apostoli, in concomitanza con lo sciopero proclamato dai lavoratori di ArcelorMittal (ex Ilva). Migliaia di lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro gli esuberi annunciati dalla multinazionale franco-indiana. Fra loro almeno 1.000 arrivati dall'ex Ilva di Taranto, ma anche da Genova e Racconigi. "Il messaggio nostro è sia rivolto al governo perché ci sia una politica industriale che dia un'idea di futuro al Paese sia alle imprese perché deve prevalere chi vuole davvero fare l'imprenditore, basta con la logica finanziaria e con l'idea che il lavoro è una merce", ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini.
Re David: sciopero ArcelorMittal, adesione al 90%
A Taranto, tra siderurgico e imprese appaltatrici, lo sciopero è cominciato alle 23 di ieri e andrà avanti per 32 ore fino alle 7 dell'11 dicembre. "Tutti gli stabilimenti del gruppo Ilva sono chiusi per lo sciopero con un'adesione a Genova e Novi Ligure del 80%, a Taranto del 90%, a Racconigi, Padova e Marghera al 100%". Lo riferisce la segretaria della Fiom, Francesca Re David, partecipando alla manifestazione di CGIL, CISL e UIL a Piazza Santi Apostoli.
Una tegola è arrivata in serata: il giudice rigetta la richiesta di proroga per l'attività dell'Afo2 avanzata dai commissari al tribunale di Taranto. Questo vuol dire il possibile inizio delle operazioni di fermata degli impianti dal 13 dicembre. Anche se c'è un ulteriore spiraglio: fare ricorso al Tribunale del riesame.
Landini: i lavoratori hanno il diritto di vivere dignitosamente
"Arcelor Mittal ha sbagliato ad andare in tribunale, deve tornare al tavolo e trattare a partire dall'accordo firmato con i sindacati". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, arrivando alla manifestazione in piazza a Roma, spiegando che il sindacato è pronto a discutere a condizione che non si parli di esuberi e licenziamenti. Poi: "Bisogna ricostruire questo Paese, i lavoratori hanno il diritto di vivere dignitosamente".
Furlan: mobilitazione finché non avremo risposte
"Finché non avremo le risposte alle questioni che un anno fa abbiamo aperto insieme, noi continueremo nella mobitazione, nella nostra lotta. Non ci bastano i cambiamenti di modi, abbiamo bisogno di risposte". Così la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dal palco della manifestazione con Cgil e Uil per il lavoro. "In un anno non è cambiato nulla. Abbiamo bisogno di chiudere le vertenze aperte, 160 a cui ogni giorno se ne aggiunge una, di togliere dall'incertezza oltre trecentomila lavoratori e lavoratrici. Il clima è un po' peggiorato, altro che migliorato".
Barbagallo: patto per lavoro e pace produttiva
"Sta avvenendo nel Paese una deindustrializzazione che porterà gravi conseguenze. Tutti litigano su tutto. Prima di fare un patto sul lavoro dovremmo fare un patto sulla pace produttiva di questo Paese". Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, dal palco di piazza Santi Apostoli a Roma, chiudendo la manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil per il lavoro, ricordando le tante vertenze aperte. "Dietro i numeri e le vertenze ci sono migliaia di famiglie che rischiano di passare nel modo peggiore il prossimo Natale", aggiunge Barbagallo.
Ugl: l'ex Ilva non si tocca
"In questi giorni la crisi ex Ilva ha raggiunto un nuovo capitolo a seguito delle affermazioni di ArcelorMittal che mettono in pericolo l'occupazione, la salute e la sicurezza ambientale, diventando così una minaccia per il futuro dell'azienda. In totale sono 160 i tavoli di crisi aperti al Mise per cui è necessario tutto il supporto del sindacato per garantire la tutela dei lavoratori e salvare i posti di lavoro a rischio esubero". Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell'Ugl. Antonio Spera, Segretario Nazionale dei Metalmeccanici Ugl, ha presentato una mozione per promuovere un confronto esclusivo con il Governo sull'ex Ilva. In tal senso, continua Capone, "esprimo solidarietà a tutti i lavoratori che oggi stanno manifestando a Roma e a Taranto, dove è presente una delegazione dell'Ugl. Auspico che il prossimo tavolo con il Governo possa essere risolutivo e portare all'adozione di piani industriali solidi e a lungo termine. Non giochiamo con il futuro dei lavoratori. L'ex Ilva non si tocca".